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  1. it.wikipedia.org › wiki › BebopBebop - Wikipedia

    Il be-bop (spesso abbreviato in bop) è uno stile del jazz che si sviluppò soprattutto a New York negli anni quaranta. Caratterizzato da tempi molto veloci e da elaborazioni armoniche innovative, il bebop nacque in contrapposizione agli stili jazz utilizzati dalle formazioni coeve.

  2. 13 ago 2023 · Cos’è il bebop. Il termine bebop nacque da un’ onomatopea che voleva simboleggiare la brevissima frase di due note usata in alcuni casi come segnale per chiudere un lungo brano. Uno dei primi a utilizzarlo fu Dizzy Gillespie, tra i capostipiti di questa deriva jazz, che intitolò così una delle sue composizioni più note.

    • Mauro Abbate
  3. 20 dic 2023 · Nato nella New York degli Quaranta, il Bebop -spesso abbreviato con bop- è uno stile musicale che trae le sue origini dal jazz e dallo swing da cui si evolve. La caratteristica principale del bop è data dai tempi veloci e dalle elaborazioni armoniche innovative rispetto al jazz tradizionale, rappresentandone di fatto una forma di contrapposizione.

  4. Il bebop è uno stile di jazz che prende vita nei primi anni quaranta, a New York. Si evolve dallo swing e diviene il genere che più si contrappone alla musica delle sale da ballo.

  5. 8 nov 2023 · La rivolta del bebop. Reagendo allo swing ormai commercializzato, il bebop nacque dunque a New York nel 1941-44, nel corso di jam sessions notturne fra giovani solisti neri di idee innovative: Christian (che morì prima della sua affermazione), Gillespie, Parker, Powell, Monk, Clarke e altri.

  6. 23 mag 2020 · Cos’è la scala Bepop e quante tipologie ci sono? Teorizzata da David Baker, un insegnante di jazz statunitense, la scala Bebop è una scala ottatonica (ovvero con 8 toni diversi) che si forma aggiungendo una nota cromatica di passaggio alle scale eptatoniche (7 note) e crea un movimento melodico naturale che enfatizza la base dell’accordo ...

  7. Termine gergale, di origine onomatopeica, indicante lo stile jazzistico sorto a New York nei primi anni 1940 a opera di C. Parker, D. Gillespie, K. Clarke, T. Monk e B. Powell. Rinnovò radicalmente gli elementi formali dell’improvvisazione jazzistica, contrapponendosi alla banalizzazione commerciale degli anni dello swing, e diede l’avvio ...