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  1. 28 set 2022 · Blonde: la recensione di Joyce Carol Oates. Il film si ispira al romanzo omonimo dell'autrice americana più prolifica e premiata. Oates nel 2000 pubblicò la biografia molto romanzata di Norma Jeane Baker & Marilyn Monroe, per cui fu candidata (per la terza volta) al Premio Pulitzer. Un libro definito «impossibile» da trasformare in film.

  2. Attesissimo sin dalle prime immagini, Blonde è finalmente arrivato sulla piattaforma streaming Netflix.Il film di Andrew Dominik su Marilyn Monroe, interpretata da Ana de Armas, è un ritratto impietoso della diva delle dive, una tragedia con risvolti quasi horror che affronta per macrotemi (allontanandosi spesso dalla realtà biografica) la disastrosa parabola di una donna che suo malgrado ...

  3. 29 set 2022 · Blonde. 29 settembre 2022 FILM. Massimo Lastrucci. Prima di essere un film pronto per la piattaforma Netflix, Blonde è dal 2000 uno dei libri vertice della prolifica produzione di Joyce Carol Oates, uno dei nomi più rappresentativi della moderna letteratura americana, più volte “in odore” di Nobel. Nel voluminosissimo “docu-romanzo ...

  4. 28 set 2022 · Ma confrontare il complesso Blonde con qualcosa di auto-parodico come Elvis sarebbe un disservizio al film. Dominik si focalizza sul prezzo di essere una celebrità e sulla volubilità della fama. Blonde condivide diverse somiglianze tematiche con il classico del 2007 L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford.

  5. 30 set 2022 · La recensione del film Leggi su Sky TG24 l'articolo Blonde, Ana De Armas in un biopic tra Norma Jeane e Marilyn Monroe. L'attrice interpreta l’iconica diva in un film che racconta tutto il ...

  6. 28 set 2022 · Blonde: le foto e i video del film più controverso del 2022 su Marilyn Monroe. GUARDA QUI BRAD PITT A VENEZIA 2022 IN VERSIONE PRODUTTORE. La performance di Ana de Armas.

  7. 8 set 2022 · VAI ALLA RECENSIONE COMPLETA. Blonde, una formidabile Ana de Armas per un film troppo legato alla sua idea di base. L'attrice si butta in un magnifico corpo a corpo con Marilyn Monroe riproducendone molto bene la vulnerabilità. Rivedibile invece la scelta di impostare il racconto sulla dicotomia fra personaggio pubblico e persona.