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  1. Boris III. Re di Bulgaria (Sofia 1894-ivi 1943). Primogenito di Ferdinando I Sassonia Coburgo-Gotha. Salì al trono il 4 ott. 1918 in seguito all’abdicazione del padre, e negli anni successivi si trovò a regnare in una situazione resa difficile dai problemi economici e dall’instabilità politica.

  2. Storico dell'arte e statista bulgaro (Stara-Zagora 1883 - Sofia 1945); alle dimissioni (1940) del ministero Kiosejvanov, Boris III lo incaricò di formare il nuovo governo. Egli, pur senza far partecipare [...] la Bulgaria alla guerra, la fece entrare nel Tripartito e grazie a ciò poté annettere la Dobrugia meridionale, la Tracia occidentale ...

  3. Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948) BORIS III re dei Bulgari (VII, p. 493) Il matrimonio con Giovanna di Savoia (25 ottobre 1930) gli diede modo di entrare in contatti più frequenti con gli ambienti di governo italiani e i suoi incontri con Mussolini orientarono sempre più la sua mente verso una soluzione di autorità della crisi ...

  4. Figli. Giovanna di Savoia (nome completo in italiano Giovanna Elisabetta Antonia Romana Maria; Roma, 13 novembre 1907 – Estoril, 26 febbraio 2000) è stata zarina consorte di Bulgaria dal 1930 al 1943, come moglie di Boris III . Era membro della famiglia reale italiana per nascita.

  5. Ferdinando I di Bulgaria: Augusto di Sassonia-Coburgo-Koháry Clementina d'Orléans Boris III di Bulgaria Maria Luisa di Borbone-Parma: Roberto I di Parma Maria Pia di Borbone-Due Sicilie Simeone II di Bulgaria Vittorio Emanuele III di Savoia: Umberto I di Savoia Margherita di Savoia Giovanna di Savoia Elena del Montenegro: Nicola I del Montenegro

  6. Boris III of Bulgaria. Contents. 1 Early life. 2 Early reign. 3 Marriage and issue. 4 Second World War. 4.1 The Holocaust. 4.2 Meetings with Hitler. 5 Death. 6 Family ...

  7. La decisione di re Boris III di evacuare gli ebrei di Sofia nelle campagne fu accolta con proteste da parte dei cittadini comuni e vista come un’ingiustizia. Anche molti degli ebrei evacuati furono nascosti nelle campagne e, nell’agosto 1943, l’ambasciatore tedesco a Sofia scrisse a Berlino che le deportazioni sarebbero riprese solo se la situazione politica e militare fosse migliorata.