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  1. Stato. Stato. Siamo nell’ Italia del boom economico, negli anni in cui il benessere delle famiglie aumenta e nasce il consumismo di massa. Tra le grandi trasformazioni di questo periodo alcune riguardano direttamente le donne e il loro impegno lavorativo. In realtà le donne hanno sempre lavorato in casa proponendo un modello domestico.

  2. L'Italia del "miracolo economico" raccontata da Paolo Mieli in questa puntata di "Le storie di Passato e Presente". Alla fine degli anni'50 inizia la stagione del cosiddetto "boom", che trasforma l'Italia da paese rurale a potenza industriale. Sul modello americano arrivano i supermercati e decolla la grande distribuzione. La ricchezza aumenta e molti beni di consumo, prima per pochi, hanno ...

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  3. Negli anni50 e ’60 l’economia capitalistica attraversò un periodo di grande sviluppo caratterizzato da una grande continuità e riguardò in primo luogo l’industria di tecnologie avanzate e beni di consumo durevoli ed in secondo luogo dell’agricoltura. Il boom economico fu il risultato di una serie di fattori il più im

  4. Sono gli anni del boom economico. Ospite in studio, intervistato da Michele Astori, Giorgetto Giugiaro racconta la sua esperienza di giovane apprendista alla Fiat e alla Bertone. Lambrette, utilitarie, la televisione, gli elettrodomestici, diventano oggetti del quotidiano, contribuendo a cambiare stili di vita, costumi e aspirazioni.

  5. Negli anni del miracolo economico si creano nel mondo dei servizi e dell’industria circa due milioni di posti di lavoro. Il valore aggiunto dell’industria sul pil sale al 41%. Questa forte crescita si delinea in quei settori che erano diventati importanti con il piano M. - Affermazione della meccanica, soprattutto della meccanica strumentale Si delineano due modelli organizzativi: 1.

  6. 13 mag 2020 · Poi, il costo economico: più di 2 milioni di abitazioni distrutte dai bombardamenti, un milione quelle danneggiate gravemente, pari al 10% della disponibilità abitativa di prima della guerra. Il 60% delle strade statali fuori uso, più di 8 mila ponti distrutti, il 70% delle attrezzature portuali inutilizzabile, mentre scuole, ospedali e stazioni ferroviarie erano distrutti per il 40% .