Risultati di ricerca
La frase minima, cioè la frase più corta possibile, è composta da due soli sintagmi: il soggetto e il predicato. Il soggetto è il protagonista della frase, è la persona, l’animale o la cosa di cui si parla. L’azione -compiuta o subita dal soggetto- si chiama predicato. Con l’aiuto delle domande, dividi in sintagmi le frasi
La Teca Didattica 1 Corso giocoso di teoria della musica. Lezione 2: le FIGURE MUSICALI (prima parte). Nella prima lezione abbiamo parlato di durata dei suoni. La durata di un suono può essere rappresentata anche con un segno grafico, un disegno. Per esempio così SUONO LUNGO SUONO MEDIO SUONO CORTO SUONO MOLTO CORTO Oppure così SUONO LUNGO
27 gennaio: Giorno della Memoria. La musica presso gli Etruschi. Il racconto umoristico. La leggenda delle "stuzze": una scheda didattica adatta solo agli alunni di Fiuggi o dintorni, ma con la tecnica narrativa del montaggio parallelo che può servire a tutti. Prove di verifica 2° bimestre:
1. Leggi la poesia e sottolinea tutte le parole con le doppie. BRUNELLO IL MONELLO Brunello il monello non ha voglia di studiare: passa il giorno in allegria sempre a ridere e a giocare. Mentre corre per la via ora accade una magia. D'improvviso la sua palla rossa, nera, bianca, gialla, quando il sole piano cala si trasforma in una pala. Piange
La terza lezione di Musica Maestri! si soffermerà sul terzo parametro del suono a cui si è data definizione nel primo incontro: la durata. Introdurre i bambini al concetto di durata, in musica così come in attività di altro tipo, non è cosa semplice. La definizione pedissequa della durata non ci aiuterebbe punto.
La matita Suggerimenti didattici Proponiamo ai ragazzi un breve percorso interdisciplinare partendo da un innesco giocoso che servirà a far comprendere il potere evocativo o anticipativo del titolo di un testo. Leggiamo loro i titoli di tre testi che ci accompagneranno nell’attività: 1° titolo: La storia della matita di Paolo Cohelo
La penna a sfera venne creata dal giornalista ungherese László József Bíró nel 1938. Un giorno egli vide una palla che usciva da una pozzanghera; rotolando, la palla lasciava una scia sulla terra. Bíró pensò che questo principio potesse valere anche con l'inchiostro e così ideò la penna con la pallina in punta.