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  1. Un film di Edward Yang con . A Taiwan come a Roma o Milano: il mestiere di vivere oggi.

  2. E’ un affresco corale che include anche altre figure secondarie e ci dà un’immagine pacata, ma allo stesso tempo non priva di inquietudine, della difficoltà del vivere contemporaneo. Lo sguardo di Yang segue tutti i suoi numerosi personaggi con fluidità e leggerezza, con una partecipazione morale che non scade mai nel moralismo o in toni predicatori.

  3. Certi film per smascherare i meccanismi dell'esistenza ci fanno conoscere un personaggio nelle varie fasi della sua vita. Questa tecnica si trascina dietro un'inevitabile componente storica.

  4. Edward Yang al suo settimo e purtroppo ultimo film, gira la summa di tutta la sua poetica con Yi Yi. E uno... e due (2000), in cui narra vita e morte nell'arco di quasi tre ore passando tra due estremi; un matrimonio ad inizio film e un funerale che chiude il tutto. Se in Taipei Story (1985) il regista indagava su una società sospesa tra la ...

  5. Lo dimostra, a livello visivo, la scelta di incorniciare (con il predominio di campi medi) continuamente il volto e il corpo dei personaggi negli ambienti che li circondano, come fossero elementi fondamentali di un quadro più vasto altrettanto importante. Il ritmo avanza lento, ma implacabile per delicatezza e per forza emotiva.

  6. 3 giorni fa · Poster, locandina italiana e locandine internazionali del film Yi Yi - ... e uno... e due (2000) un film di Edward Yang con .

  7. Quindi il cinema è vita. Anzi, la vita è tre volte migliore da quando esistono i film: è una battuta di Yi Yi, perciò dev’essere vero. Però a pronunciarla è colui che diventa più avanti un assassino, e che dai film impara anche ad uccidere. La vita, allora, e il cinema che la riproduce, la assiste, la precorre.