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  1. V - Goal. da - Il canzoniere. Il portiere caduto alla difesa ultima vana, contro terra cela la faccia, a non vedere l’amara luce. Il compagno in ginocchio che l’induce, con parole e con la mano, a sollevarsi, scopre pieni di lacrime i suoi occhi. La folla - unita ebbrezza- par trabocchi nel campo: intorno al vincitore stanno,

  2. 24 giu 2022 · In tal giorno ebbe quindi inizio una profonda storia d'amore tra Umberto Saba e il calcio, che il poeta triestino, tra il 1933 ed il 1934, condensò in cinque poesie (Cinque poesie per il gioco del calcio), pubblicate nel 1934 nella raccolta Parole e poi confluite nell'opera collettanea Il Canzoniere.

  3. ITALIANO: UMBERTO SABA E LA POESIA GOAL Vita e Opere Umberto Saba nasce a Trieste (allora parte il 9 marzo 1883, figlio di Ugo Edoardo Poli e di Felicita Rachele Cohen, entrambi ebrei. dei genitori di Saba dura pochissimo e, quando il poeta viene alla luce, il padre ha abbandonato la famiglia.

  4. Appunto contenente i testi e le relative parafrasi di due poesie scritte da Umberto Saba, "Goal" e "Il poeta" …continua. di spumina89 (630 punti) 3' di lettura. 4 / 5 (3)

  5. 4 ott 2019 · La collana POESIA ETS Nuova Serie vuole attraversare le culture contemporanee, e con l'esercizio delle parole e la costruzione delle immagini raccontare la vita. La collana propone poesia contemporanea di nuovi autori italiani e di inediti stranieri che raccontano le società, le idee, le cose.

  6. 7 nov 2014 · Il portiere, caduto a terra nell'inutile (vana) tentativo di difendere la porta, nasconde (cela) il viso contro il terreno, per non vedere quello che è successo (amara luce=aver preso il goal). Un suo compagno di squadra, inginocchiato accanto a lui, lo invita a rialzarsi sia con i gesti che con le parole e si accorge che il portiere ha gli occhi pieni di lacrime.

  7. Goal è una poesia in endecasillabi sciolti raggruppati in tre sestine. Parafrasi discorsiva Il portiere caduto nell’inutile ultimo tentativo di difendere la porta, nasconde la faccia a terra per la rabbia, quasi per non vedere la luce, fonte di dolore.