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8 gen 2023 · San Paziente è il quarto vescovo di Metz. Nella cronotassi dei vescovi, figura dopo San Felice I e prima di San Vittore I. La sua posizione è stata assegnata dal più antico catalogo dei vescovi della città, compilato intorno al 776 e giunto ai nostri giorni nel cosiddetto “Sacramentario” di Drogone, vescovo di Metz tra gli anni 823 e 855.
Il Sacramentario di Drogone (Parigi, BN, lat. 9428), tra i più famosi manoscritti miniati del Medioevo, venne realizzato alla metà del sec. 9° nello scriptorium episcopale di Metz su commissione del vescovo Drogone (823-855) per proprio uso personale (i sacramentari contengono le sole parti della messa riservate al celebrante).
Ansegiso fu il figlio secondogenito del vescovo di Metz Arnolfo e di Doda, figlia del vescovo di Metz, Arnoaldo. Ansegiso fu il fratello minore di Clodolfo [2] , vescovo di Metz e, secondo gli Annales Xantenses , lo zio paterno di san Vandregisilo [3] .
Nell'852 Drogone, vescovo di Metz ne fece traslare il corpo a Marmoutier insieme a quello di sant'Autore. [2] Secondo la leggenda sarebbe stata organizzata una processione per presentare le due reliquie alla città, con sant'Autore, più noto, per primo, ma non si poté proseguire poiché non si riusciva a far avanzare la salma di sant'Autore fino a che quella di Celeste non fu posta innanzi.
Ludovico reagì imponendo al pontefice di accettare la nomina dello zio Drogone di Metz come vicario apostolico in Gallia e Germania, richiesta a cui Sergio acconsentì prontamente, anche per evitare ulteriori motivi di attrito.
Ugo di Lotaringia. Ugo di Lotaringia ( 855 / 860 – dopo l' 895) fu duca della contea d'Alsazia dall' 867 all' 869 e pretendente al trono del regno di Lotaringia dall'869 alla sua morte. Carolingi. Pipinidi 613 - 661. Arnolfingi 613 - 714. Carolingi 737 - 987.
11 ago 2022 · È il tredicesimo vescovo di Metz. Nella cronotassi ufficiale dei vescovi succede a Leonzio e precede Sant’Eplezio. La sua posizione è stata assegnata dal più antico catalogo dei vescovi della città, compilato intorno al 776 e giunto ai nostri giorni nel cosiddetto “Sacramentario” di Drogone, vescovo di Metz tra gli anni 823 e 855.