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  1. 24 dic 2019 · The Farewell - Una bugia buona: una foto del film. Come svelato da Lulu Wang in diverse interviste, la storia è basata su un vero episodio della sua vita, rielaborato con grande fedeltà.

  2. 19 ott 2019 · The Farewell – Una Bugia Buona – Recensione: i cinesi americani e il loro retaggio culturale. Le storie di famiglia affascinano sempre e si è sempre tutti curiosi di sapere cosa avviene in tutte le altre famiglie di tutte le altre culture del globo. Questo film ci soddisfa per questo ma per poco altro.

  3. 22 dic 2019 · Candidato ai Golden Globe, come miglior film straniero, arriva nelle sale italiane il 24 dicembre The Farewell - Una bugia buona, della regista Lulu Wang (nome d'arte per Wang Ziyi) nata a Pechino ...

  4. 2 gen 2020 · Il film ha uno o più SEQUEL (o film a esso collegati in qualche modo) presenti sul Davinotti. Il film è un SEQUEL (o un film collegato) di un altro film presente sul Davinotti. film non concepito per l'uscita nelle sale; il film è un REMAKE; V il film è una nuova versione tratta dalla stessa fonte letteraria; spettacolo teatrale

  5. 21 ott 2019 · The Farewell - Una Bugia Buona, una commedia sorprendente dai toni sereni e delicati. Un inno alle collisioni di una società aperte. Presentato a Roma FF14, dal 24 dicembre al cinema. lunedì 21 ottobre 2019 - Festa di Roma. Billi Wang è nata a Pechino ma vive a New York da quando aveva sei anni. Il suo contatto sentimentale con la Cina è ...

  6. www.cinematografo.it › film › the-farewell-una-bugia-buona-ewqCinematografo: Film

    Billi, nata in Cina e cresciuta negli Stati Uniti, ritorna a malincuore a Changchun e scopre che all'amata nonna Nai-Nai restano poche settimane di vita. Ma l'unica a non saperlo è proprio la nonna. I familiari, per farla felice, decidono di riunirsi e tornare da vari angoli del mondo per improvvisare un matrimonio. Mentre Billi si muove su un campo minato di aspettative e consuetudini ...

  7. 24 dic 2019 · Adesso, “The Farewell” – un trionfo al Sundance – le è valso una nomination ai Golden Globes. Ma non divaghiamo: prima scena, la ragazza è al telefono con la nonna, parla in cinese mandarino. “Sì, certo che ce l’ho il cappello”. Non ce l’ha. È la prima bugia, la prima bugiabuona” del film.