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  1. Sant'Ignazio di AntiochiaVescovo e Martire(† 107) Ignazio, terzo successore dell’Apostolo san Pietro sulla sede d’Antiochia, essendo stato condannato alle bestie durante la persecuzione di Traiano, fu inviato a Roma carico di catene. In questo viaggio che egli compì per mare, scese a Smirne, dove Policarpo, discepolo di san Giovanni, era ...

  2. 14 gen 2007 · Di Ignazio conosciamo solo che morì martire a Roma, versando il suo sangue nel circo, dilaniato dalle belve, a testimonianza per Cristo, intorno all'anno 110. Vescovo di Antiochia, venne deportato dalla Siria a Roma al tempo dell'imperatore Traiano. Durante il viaggio, incatenato e vessato da rozzi soldati, scrisse sette lettere, e precisamente quattro da Smirne

  3. Martirio ed eucaristia nell’epistolario di Ignazio di Antiochia celebrato il 17 ottobre. Girolamo di Stridone (347-420), nel suo De viris illustribus, così presenta Ignazio d’Antiochia, il più importante dei Padri Apostolici: <<Ignazio, terzo vescovo della Chiesa di Antiochia, dopo l’apostolo Pietro, durante la persecuzione provocata da ...

  4. Sant' Ignazio di Antiochia è una figura significativa nella storia del cristianesimo primitivo, conosciuto soprattutto per le sue lettere che offrono una visione unica sulla vita della Chiesa nascente. Ignazio fu il terzo vescovo di Antiochia, succedendo a Evodio e, secondo la tradizione, fu discepolo dell'apostolo Giovanni.

  5. La Lettera di Ignazio ai Romani (spesso abbreviata Ign. Rom.) è un' epistola attribuita a Ignazio di Antiochia, vescovo di Antiochia del II secolo. Fu scritta durante il suo trasporto da Antiochia alla sua esecuzione a Roma. Ai Romani contiene la spiegazione più dettagliata di Ignazio delle sue opinioni sul martirio .

  6. 2. “Nulla è più prezioso della pace, che disarma ogni nemico terrestre e spirituale.”. — Ignazio di Antiochia. Lettera agli Efesini. 2. “Il mio spirito non è che un nulla, ma è associato alla croce, la quale se è scandalo per gli increduli, per noi invece è salvezza e virtù eterna.”. — Ignazio di Antiochia.

  7. Seconda Lettura. Dalla «Lettera ai Romani» di sant'Ignazio di Antiochia, vescovo e martire. (Capp. 4, 1-2; 6, 1 - 8, 3; Funk, 1, 217-223) Sono frumento di Dio: sarò macinato dai denti delle fiere. Scrivo a tutte le chiese, e a tutti annunzio che morrò volentieri per Dio, se voi non me lo impedirete.