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  1. 16 gen 2024 · Se senza ombra di dubbio per gli anni Settanta e Ottanta i film più rappresentativi di Carpenter sono rispettivamente Halloween – La notte delle streghe (Halloween, 1978) e La cosa (The Thing, 1982), per il decennio in questione non possiamo non mettere al primo posto Il seme della follia (In the Mouth of Madness, 1994), un film imprescindibile, spesso assente dalle liste dei più grandi ...

  2. Quello di annullare la stessa esistenza ficta della storia; questa ha confini precisi. Se il film è in realtà tratto da un romanzo, allora rispetto all'intera vicenda di Trent non ci sono un 'prima' e un 'dopo', che esisterebbero nella finzione del film ma che non ci vengono mostrati; il film non è una 'fetta' di realtà, è una storia perfettamente chiusa.

  3. Il Seme Della Follia è un film di John Carpenter del 1994. Dettagli prodotto Aspect Ratio ‏ : ‎ 16:9, 2.35:1

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  4. KAOS Inchieste. Gli assalti dei Black Block durante il G8 di Genova, la Comune di Parigi del 1871, le azioni sovversive di Carlo Pisacane, il nichilismo russo di Nicaev, l'omicidio della Principessa Sissi, quello di Re Umberto, l'attentato al Duce di Anteo Zamboni, il sessantotto e gli anni di piombo, l'uccisione di Luigi Calabresi.

  5. Il seme della follia è un film horror del 1994 diretto da John Carpenter e ispirato ai racconti e romanzi di Howard Phillips Lovecraft. Il film è il terzo capitolo della Trilogia dell'Apocalisse.

  6. Genere Horror, - USA , 1994 , durata 103 minuti. Uscita cinema giovedì 4 maggio 1995 distribuito da Penta Distribuzione . - MYmonetro 3,34 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. Trailer del film Il seme della follia (1994) regia di John Carpenter, con Sam Neill, Charlton Heston, Julie Carmen, Jürgen Prochnow, Hayden Christensen.

  7. Il Seme Della Follia è un film contradditorio; idee ne mette parecchie sul piatto della bilancia anche se non sempre originali. Alcune sequenze sono certamente suggestive ed anche impressionanti, cogliendo appieno il primo obiettivo di un film di questo genere, ma purtroppo non riesce ad evitare allo stesso tempo, soprattutto nella seconda parte, una confusione di intrecci narrativi e di intenti.