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  1. Alla morte del padre (1250) M. divenne principe di Taranto e reggente del regno di Sicilia per il fratello Corrado IV, che si trovava in Germania. Dovette subito lottare contro Pietro Ruffo, vicario in Calabria e Sicilia e difendersi dal prepotere di Bertoldo di Hohenburg, capo dei baroni tedeschi. La venuta nel regno di Corrado IV, nel 1251 ...

  2. MANFREDI DI SVEVIA, RE DI SICILIA -. a cura del dott. Fabrizio Gabrielli. F iglio naturale (1232- Benevento, 1266) di Federico II di Svevia e di Bianca dei conti Lancia, la quale fu sposata prima della morte dall'Imperatore (rimane dubbio se con questo atto Manfredi risultasse legittimato). Studiò a Parigi e a Bologna; e dal padre apprese l ...

  3. Manfredi nasce nel 1232 ed accompagna il padre in molte avventure militari e diplomatiche, lo assiste in punto di morte il 13 dicembre 1250. Per testamento Federico gli lega varie rendite e possedimenti e soprattutto lo nomina vicario del Regno di Sicilia che aveva assegnato a Corrado IV — il figlio di Iolanda di Brienne — che al momento si trovava in Germania.

  4. Manfrédi (re di Sicilia) re di Sicilia (? 1232-Benevento 1266). Figlio di Bianca Lancia e di Federico II, mantenne il cognome materno anche dopo le nozze tra i suoi genitori (1246). Principe di Taranto, Manfredi sposò nel 1249 Bianca di Savoia, marchesa del Monferrato, da cui ebbe la figlia Costanza, sposata nel 1262 a Pietro III d'Aragona.

  5. Manfredi incoronato, da una Nova Cronica del Villani. Manfredi (1232 – 1266), re di Sicilia. Citazioni su Manfredi [modifica] Biondo era e bello e di gentile aspetto, | ma l'un de' cigli un colpo avea diviso. (Dante Alighieri, Divina Commedia) Or le bagna la pioggia e move il vento [riferito al destino delle sue spoglie] (Dante Alighieri ...

  6. 28 apr 2020 · Benevento – 1266: quel giorno l’ultimo sovrano svevo del regno di Sicilia galoppa coraggiosamente, lancia in resta, contro le schiere dei cavalieri francesi che stanno per avere la meglio sui suoi guerrieri tedeschi. Manfredi è seguito dalla sua guardia saracena, e da una parte dei suoi feudatari regnicoli. Una parte, appunto, perché ...

  7. Circondato di larghe simpatie, specie tra la feudalità nazionale del regno, sorretto e guidato dall'energico zio Galvano Lancia, egli tentò sulle prime di difendere lealmente l'eredità del fratello lontano, ma, scoppiata una rivolta di baroni e di città, essendogli nemico Pietro Ruffo, già maresciallo del regno sotto Federico II, ora vicario in Calabria e Sicilia, dove tentava di ...