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  1. 8 ago 2020 · Comunque lo si guardi, con la sua colonna sonora nuova e il bianco e nero, L’Odio è stato un film spartiacque. “E' riuscito a combinare il racconto di problemi molto importanti in Francia ...

  2. L’odio – Recensione del Film. Premiato a Cannes per la miglior Regia, L’odio è senza dubbio il consacramento professionale definitivo – e forse inaspettato – del giovane Mathieu Kassovitz, che a soli 28 anni realizza uno dei principali prodotti cult degli anni ‘90 tornando dietro la macchina da presa 2 anni dopo “Metisse”.

  3. 22 giu 2020 · L’Odio dopo quasi 30 anni, più attuale che mai. DI Alice Oliveri 22 Giugno 2020. Sono tante le immagini che in questi mesi di pandemia abbiamo eletto a simbolo di un momento epocale che non dimenticheremo mai. Il Papa che cammina lungo via del Corso o che prega solo in Piazza San Pietro, i camion dell’esercito a Bergamo, le piazze deserte ...

  4. 13 mag 2024 · L’odio, di Mathieu Kassovitz. Il cineasta muove la mdp con una fluidità sorprendente e realizza un film che analizza coraggiosamente la polveriera socioculturale delle periferie parigine. Miglior regia a Cannes nel 1995. Come trattare la violenza e i conflitti delle banlieue parigine senza scadere nel retorico?

  5. Intanto grazie perchè l'Odio è il mio film preferito in assoluto. Io, in quella scena ci ho visto il parere del regista, Kassovitz, sulla situazione delle banlieu e, più in generale, della autoghettizzazione e della mancata integrazione di quelle zone di disagio etnico in cui sia lo stato (il treno nella allegoria) che le minoranze etniche (Grumwalski), non riescono a trovare un modo comune ...

  6. 22 ago 2020 · Il filmL’odio ”, dopo 25 anni, torna ad essere più attuale che mai. Risale, infatti, a poco più di due mesi fa la notizia della morte di George Floyd, l’ennesimo cittadino afroamericano fermato dalla polizia e morto in circostanze che accusano l’agente che lo ha immobilizzato.

  7. 13 mag 2024 · PREMI. MULTIMEDIA. SHOWTIME. L'odio (La haine) - Un film di Mathieu Kassovitz. Kassovitz osserva la banlieue senza paura di sporcarsi le mani, in un film folgorante, che non dà tregua. Con Vincent Cassel, Hubert Koundé, Saïd Taghmaoui, Abdel Ahmed Ghili, Karim Belkhadra. Drammatico, Francia, 1995.