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  1. 8 ore fa · Goyo. Cr. Cleo Bouza/Netflix ©2024. Questo perché Goyo è un film che non solo ha il cuore al posto giusto, ma che ha interiorizzato a fondo il suo messaggio di inclusività. La neurodiversità di Goyo non è mai trattata come una malattia, semplicemente è uno stato di fatto un po’ diverso dalla media che non gli leva nemmeno un grammo di ...

  2. 8 ore fa · La prima sezione di Blonde è ambientata nella Los Angeles del 1933: Norma Jeane non è ancora Marilyn Monroe, bensì una bambina che cresce piena di storture assieme a una madre depressa, psichicamente instabile e senza le capacità necessarie per essere un genitore affidabile. Perlomeno all’interno della cornice del film, poco importa il contesto socio-economico

  3. 8 ore fa · L’incontro di Riccione – arricchito dalla presentazione dei risultati del secondo modulo della Ricerca sulla gender equality a cura di Ergo Research – è stato il primo appuntamento collegiale, i successivi si svolgeranno durante la Festa del Cinema di Roma e le Giornate Professionali di Cinema a Sorrento.

  4. 8 ore fa · L’intento del politicamente corretto è quello di creare una società migliore, di rendere più pulita non solo la cinematografia, ma il mondo in generale. Tuttavia, se si esagera, si può ottenere anche l’effetto contrario, ovvero quello di allontanare il pubblico dalla sensibilizzazione che il politicamente corretto promuove.

  5. 8 ore fa · "Di me cambierei tutto, sono da sempre molto insicura" Sembra quasi impossibile pensare che una signora della tv come Venier abbia dei problemi nel rivedersi in video, ma così è. Adesso sta lavorando con Ferzan Ozpetek, nel suo nuovo film 'Diamanti'. Sarà una Mara diversa, "diversa da quella che vedete a Domenica In".

  6. 8 ore fa · Il suo talento, la sua tenacia e la sua dedizione hanno contribuito a cambiare l’industria e a ispirare generazioni di donne.

  7. 8 ore fa · La scrittrice, antropologa e attivista argentina Rita Laura Segato è punto di riferimento di Ni Una Menos. Ogni femminicidio, secondo la studiosa, è un messaggio di conferma che “qualcosa di molto importante” per l’ordine attuale del mondo poggia sulla subordinazione delle donne, sulla loro esclusione e riduzione a vittime.