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  1. it.wikipedia.org › wiki › DitiramboDitirambo - Wikipedia

    Nella letteratura italiana il ditirambo è un componimento giocoso sul tema del vino e dell'allegrezza conviviale. Il più celebre componimento ditirambico italiano è il Bacco in Toscana di Francesco Redi .

  2. ditirambo nell'Enciclopedia Treccani - Treccani - Treccani. Antica forma di poesia lirica corale greca. Il nome è di etimologia incerta, forse pregreco. Il d., legato ai suoi inizi con il culto di Dioniso, fiorì in età classica a Corinto, Sicione, Tebe, Nasso; ne fu detto inventore Arione, ma forse deriva dalla Tracia o dalla Frigia.

  3. È una delle principali forme della poesia corale greca. La non ben chiara etimologia della parola ebbe da parte degli antichi spiegazioni abbastanza curiose alludenti al doppio parto di Dioniso, il parto immaturo della madre Semele e il maturo di Zeus; poiché in origine il dirambo fu il canto corale dionisiaco per eccellenza.

  4. a. Nella letteratura classica greca, genere di poesia lirica corale, che celebrava originariamente Dioniso e il culto dionisiaco (e trattò poi anche altri soggetti, estranei a Dioniso); i ditirambi, scritti in metri varî, erano cantati da un coro che danzava in cerchio, accompagnato dalla musica.

  5. Ditirambo. Significato In musica, canto corale della lirica greca classica in onore di Dioniso, e denominazione recuperata in epoche moderne come riferimento d’ispirazione; in poesia, componimento che inneggia all’ebrezza e al vino; figuratamente, discorso di lode nei confronti di qualcuno, a volte con sfumatura ironica.

  6. 19 gen 2018 · Un ditirambo era un inno corale cantato da cinquanta uomini o ragazzi, sotto la guida di un esarconte, per onorare Dioniso. Il ditirambo divenne una caratteristica della tragedia greca ed è considerato da Aristotele l'origine della tragedia greca, passando prima attraverso una fase satirica.

  7. Canto corale della lirica greca. Composto e cantato, con accompagnamento di danze, in onore di Dioniso, celebrava le sue avventure, tristi o liete. Sviluppatosi in forma dialogica, tra i sec. VI e V a. C., è messo in relazione con la nascita della tragedia greca.