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A metà tra un'autobiografia e un trattato sull'abolizionismo, Narrazione della vita di Frederick Douglass è forse il più famoso tra i memoriali pubblicati da schiavi fuggiaschi e liberati, nonché una delle opere che ebbero maggiore influenza sul movimento abolizionista negli Stati Uniti d'America.
Acuto interprete della propria esperienza e portavoce autorevole della comunità degli oppressi, l'autore riordina il ricordo della propria vita rivelando e analizzando le strategie individuali e collettive di resistenza fisica e psichica agli orrori dello schiavismo.
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Questa anomalia dell’introduzione di una biografia, in cui di solito gli attori si presentano con la data di nascita, va a dimostrare la differenza sociale tra una persona libera è uno schiavo. Sì serve di questo per evidenziare che il primo problema fosse la deprivazione della conoscenza.
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L'opera più famosa di Douglass è la sua prima autobiografia, Narrazione della vita di Frederick Douglass, uno schiavo americano, pubblicata nel 1845. All'epoca alcuni scettici attaccarono il libro chiedendosi se fosse mai possibile che un nero avesse prodotto un'opera letteraria di tale qualità.
NARRAZIONE DELLA VITA DI FREDERICK DOUGLASS, UNO SCHIAVO AMERICANO, SCRITTA DA LUI STESSO: UN'INTRODUZIONE Alessandro Portelli. UN CLASSICO AMERICANO. Frederick Douglass (1818-1895) è uno dei protagonisti della storia del diciannovesimo secolo.
Acuto interprete della propria esperienza e portavoce autorevole della comunità degli oppressi, l’autore riordina il ricordo della propria vita rivelando e analizzando le strategie individuali e collettive di resistenza fisica e psichica agli orrori dello schiavismo.