Yahoo Italia Ricerca nel Web

Risultati di ricerca

  1. Il film descrive la vita di uno dei più famosi generali feldmarescialli di Hitler, Erwin Rommel, dalla sconfitta tedesca nella seconda battaglia di El Alamein del 1942 fino al momento del complotto contro il Führer del 1944.

  2. it.wikipedia.org › wiki › Erwin_RommelErwin Rommel - Wikipedia

    Fu proprio in Libia che Rommel conquistò definitivamente la sua grande fama di comandante e l'appellativo di "Volpe del deserto". Spese la maggior parte del 1941 riorganizzando le sue truppe e soprattutto quelle italiane, che avevano subito una serie di sconfitte per mano dei britannici guidati dal maggior generale Richard O'Connor .

  3. 26 feb 2024 · Il Feldmaresciallo Erwin Rommel (nato a Heidenheim an der Brenz il 15 novembre 1891 e morto a Herrlingen il 14 ottobre 1944) è stato uno dei più celebri generali tedeschi della Seconda guerra mondiale. Abile stratega già dalla Prima guerra mondiale, fu soprannominato la Volpe del deserto per le sue manovre con i mezzi corazzati in ...

    • Roberto Manzo
  4. 19 dic 2016 · La versione ufficiale fu che la Volpe del Deserto era morta per improvvise complicazioni causate dalle precedenti ferite alla testa. Il funerale fu sontuoso e solenne, una caratteristica, è...

  5. 5 giu 2019 · La volpe del deserto. Arrivato in Libia nel febbraio 1941, Rommel aveva l'ordine di mantenere la linea e al massimo condurre operazioni offensive limitate. Tecnicamente al comando del Comando Supremo italiano, Rommel prese subito l'iniziativa.

  6. ROMMEL. Il generale che nell'ultimo conflitto mondiale espresse, con un genio strategico prono ai voleri di Hitler, i valori e i disvalori dello spirito militarista germanico. (Già nella Grande Guerra, a Caporetto, 25 enne, fu il primo tedesco ad arrivare sul Piave) LUCI E OMBRE. DELLA VOLPE DEL DESERTO.

  7. Rommel, la volpe del deserto (The Desert Fox) - Un film di Henry Hathaway. Con Jessica Tandy, James Mason, Cedric Hardwicke. Guerra, USA, 1951. Durata 88 min. Consigli per la visione +13.