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Guido Cavalcanti ( Firenze, 1259 ca. – Firenze, 29 agosto 1300) è stato un poeta e filosofo italiano del Duecento. Esponente di spicco della corrente poetica del dolce stil novo, partecipò attivamente, tra le file dei guelfi bianchi, alla vita politica fiorentina della fine del XIII secolo.
2 giorni fa · Guido Cavalcanti e lo stilnovo. Vita, poesie e opere del poeta e filosofo italiano, amico e maestro di Dante Alighieri.
- Le fonti non danno certezze sull'esatta data di nascita di Guido Cavalcanti, ma si sa per certo che nel 1259 fosse già nato.
- Il 29 agosto del 1300.
- La nascita del dolce stil novo viene identificata con l'opera poetica del bolognese Guinizzelli, ma raggiunge la sua massima espressione in Toscana...
- Cavalcanti venne costretto all’esilio a Sarzana, in Liguria.
Cavalcanti, Guido. Poeta ( Firenze intorno al 1258 - ivi 1300). Di famiglia guelfa (dice Giovanni Villani che era una "delle più possenti case di genti, di possessione e di avere in Firenze"), figlio di Cavalcante, fu promesso in matrimonio nel 1267 a Beatrice, figlia di Farinata degli Uberti, per la pacificazione delle parti avverse.
Guido Cavalcanti, studioso, filosofo e poeta, è anche l’animatore riconosciuto (e per certi aspetti il fondatore) del gruppo di poeti il cui movimento sarà poi riconosciuto come Stilnovo e che si pone sull’onda di sviluppo della lirica d’amore che va dalla poesia provenzale alla scuola siciliana.
- Matilde Quarti
- Redattrice di Oilproject
Guido Cavalcanti. Cavalcanti's portrait, in Rime di Guido Cavalcanti (1813) Guido Cavalcanti (between 1250 and 1259 – August 1300 [1]) was an Italian poet. He was also a friend and intellectual influence on Dante Alighieri. [2] Historical background.
Guido Cavalcanti: vita ed opere letterarie dell'autore italiano. Cavalcanti. Appunto di letteratura italiana su Guido Cavalcanti sulla vita, le opere e sul sentimento dell’amore, che...
In tal modo il disdegno di Guido non sarebbe rivolto a Virgilio, bensì a Beatrice, " nella quale il Cavalcanti non scorse quel raggio di divina luce, che Dante seppe ravvisarvi " (D'Ancona, Scritti danteschi, pp. 218-219); o meglio, il disdegno di Guido per Beatrice ipostatizzerebbe immaginosamente la sua eterodossia.
