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  1. pulp. 〈 pḁlp 〉 s. ingl. [propr. «pasta di cellulosa», poi «carta scadente», usata per le riviste popolari; termine con cui si indica, spec. negli Stati Uniti d’America, una pubblicazione sensazionalistica], usato in ital. al masch. e come agg.

  2. pulp agg., s. ingl. inv. ; in it. s.m. inv. Tendenza letteraria e cinematografica che rappresenta con grande realismo e ironia la violenza e il degrado della società moderna

  3. pulp adj. figurative (fiction, etc: sensationalist) (editoria) scadente, popolare agg. da quattro soldi, di basso livello loc agg. scandalistico, sensazionalistico agg. Naomi likes reading pulp novels. A Naomi piace leggere romanzi da quattro soldi.

  4. pulp /palp/ ES ingl. agg.inv., di opera letteraria o cinematografica, che tratta vicende macabre e truculente con estrema violenza espressiva, spesso amplificandole fino a ribaltarle nel grottesco: romanzo , film pulp | s.m.inv., film o romanzo che presenta tali caratteri | s.m.inv., il genere letterario e cinematografico relativo

  5. pulp: it. A agg. inv. Di racconto, film, documento di cronaca, che presenta con compiacimento vicende macabre e truculente, producendo deliberatamente un e...

  6. Il termine pulp («polpa, poltiglia») era usato negli USA fin dagli anni 1930 con riferimento al sensazionalismo e alla scadente qualità letteraria dei racconti pubblicati nei periodici popolari, detti pulp magazines perché stampati su carta dozzinale, ricavata direttamente dalla pasta di legno.

  7. pulp A agg. inv. Di racconto, film, documento di cronaca, che presenta con compiacimento vicende macabre e truculente, producendo deliberatamente un effetto grottesco