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  1. FAUST disfatto Non a te? A chi dunque? Io, immagine di Dio! E neppure a te! Bussano O morte! So che cos'è... il mio famulo... La mia suprema felicità è annientata! Che questa pienezza di visioni sia turbata da quell'arido ipocrita! Wagner in vestaglia e berretta da notte, una lampada in mano. Faust si volta con dispetto WAGNER Perdonate! Vi ...

    • Urfaust

      FAUST Dovrò cederti, immagine di fiamma? Sono io, sono...

  2. it.wikisource.org › wiki › FaustFaust - Wikisource

    Faust Johann Wolfgang von GoetheGiovita Scalvini/Giuseppe GazzinoFausto, tragedia di Volfango Goethe, Firenze, Le Monnier, 1857.djvu. Faust. Johann Wolfgang von Goethe. Traduzione dal tedesco di Giovita Scalvini, Giuseppe Gazzino (1835-1857) 1808. Informazioni sulla fonte del testoCitazioni di questo testo. [p. 3 modifica]

  3. Testo completo del Faust di Goethe (formato .pdf) (PDF), su ousia.it. Sommario dell'opera, su rodoni.ch. I testi faustiani nelle traduzioni ottocentesche di Giovita Scalvini (per la I parte, 1835) e Giuseppe Gazzino (per la II parte, 1857) da LiberLiber; Grandi autori della letteratura mondiale - Faust, su rodoni.ch.

  4. Informazioni sulla fonte del testo. . Parte prima - Dinanzi la porta della città. Parte prima - Studio (II) . [p. 74 modifica] STUDIO. FAUSTO entrando col barbone . Ho lasciato le praterie ed i campi velati dall’ombre della notte, la quale empie la nostra anima di una segreta riverenza e di non so che pii presentimenti.

  5. Johann Wolfgang von Goethe - Faust (1808) Traduzione dal tedesco di Giovita Scalvini, Giuseppe Gazzino (1835-1857) Parte prima. Informazioni sulla fonte del testo. . Cenni su la vita e su le opere di Volfango Goethe. Parte prima - Dedica. .

  6. Il Faust di Goethe: riassunto completo della trama e analisi delle tematiche principali dell’opera (lo Streben, la sete di conoscenza, l’Assoluto).

  7. Jahann Wolfgang Goethe Faust 3 piacevole, ma significativo? Perché, certo, contemplo volentieri la folla come un fiume pigiarsi al botteghino, con sforzi dolorosi e reiterati passar la porta stretta della Grazia, in pieno giorno, prima delle qua ttro, farsi largo alla cassa a gomitate e, come per il pane ai forni in carestia,