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Una definizione (forse) intuitiva, anche se molto informale e imprecisa, è la seguente: un oggetto è considerato discreto se è costituito da elementi isolati, cioè non contigui tra loro, mentre è considerato continuo se contiene infiniti elementi e se tra questi elementi non vi sono spazi vuoti.
La differenza tra continuo e discreto corrisponde in un certo senso a quella tra analogico e digitale: le lancette di un orologio analogico si muovono con continuità, mentre un orologio digitale mostra il tempo con scatti successivi di numeri.
In un sistema discreto, le quantità che lo compongono sono definite solo in punti specifici, mentre in un sistema continuo le quantità possono assumere valori in un intervallo continuo. Ad esempio, un sistema discreto può essere rappresentato da un insieme di numeri interi, mentre un sistema continuo può essere rappresentato da una funzione ...
LEMMI CORRELATI. Discreto e continuo. Paolo Zellini. Matematica e intuizione. La matematica ha sempre cercato di stabilire un nesso tra il continuo e il discreto, il primo esemplificato, tipicamente, nelle figure dello spazio geometrico, il secondo nella successione dei numeri interi e nell’insieme dei loro rapporti.
11 ott 2017 · Discreto e continuo sono due concetti matematici e fisici ma anche filosofici. Il “discreto” -intuitivamente- è costituito da parti isolate e non attigue, mentre il “continuo” è costituito da un numero infinito di elementi senza spazi vuoti.
Luisa L. Ultimo aggiornamento: 06 ottobre 2023. 4,3 /5. (152) Discreto e continuo sono due concetti utilizzati per descrivere diversi tipi di dati o fenomeni. Il termine "discreto" si riferisce a qualcosa che è separato o distintamente individuato, come ad esempio i numeri interi.
Eppure il continuo assomiglia più ad una rappresentazione ideale, indisponibile, mentre il discreto è qualcosa di veramente concreto, computabile, disponibile. Quasi un confronto fra cielo e terra, fra eternità e presente.
