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    • Radici latine: La lingua rumena deriva dal latino volgare e condivide molte somiglianze con altre lingue romanze come l'italiano, il francese e lo spagnolo.
    • Prestiti linguistici: La lingua rumena ha subito influenze da altre lingue, come il turco, il greco, il serbo e l'inglese, incorporando numerosi prestiti linguistici nel suo vocabolario.
    • Plurali irregolari: A differenza di molte lingue, il rumeno presenta plurali irregolari che si formano mediante cambiamenti nella radice della parola. Esempio: La parola "om" (uomo) forma il plurale "oameni" (uomini), dove la radice subisce una modifica.
    • Genere neutro: Il rumeno è una delle poche lingue romanze ad avere un genere neutro per i sostantivi. Esempio: La parola "copil" (bambino) è un sostantivo di genere neutro in rumeno.
    • 1 – L’Uso Esclusivo Del Viola
    • 2 – I Capelli Biondi Delle Prostitute
    • 3 – IL Diritto Di Vita E Di Morte Sui Figli
    • 4 – Lo Ius Vendendi E L’Emancipatio
    • 5 – La Poena Cullei
    • 6 – Cosa Fare in Caso Di Adulterio
    • 7 – IL “Cannibalismo” Dei Primi Cristiani
    • 8 – I Rimedi A Base Di… Gladiatori
    • 9 – La Scarsa Igiene Dei Bagni Pubblici
    • 10 – IL Commercio Dell’Urina

    L’antica Roma era una società classista dove schiavi, poveri e ricchi dovevano essere riconoscibili anche attraverso il vestiario. Ad esempio, la toga poteva indossarla solo chi era in possesso della cittadinanza romana, ma c’erano alcune varianti non accessibili a tutti. La più prestigiosa era la toga viola, che era appannaggio degli imperatori e ...

    La toga era un indumento esclusivo degli uomini, ma anche le donne dovevano sottostare a un certo codice d’abbigliamento, incluse le prostitute. La prostituzione era una pratica legale e regolamentata dallo stato. Chi voleva intraprendere questa carriera doveva registrarsi presso un magistrato e ottenere la licentia stupri, una sorta di abilitazion...

    Agli inizi della storia di Roma, la figura del pater familiasera un’autorità insindacabile che aveva un controllo assoluto su tutta la sua progenie. Se nell’antica Grecia la patria potestà si esauriva al raggiungimento della maggiore età dei figli, a Roma non aveva alcuna scadenza e prevedeva una serie di diritti molto particolari. Con loius expone...

    La domanda sorge spontanea: Sì, ma soltanto attraverso un abuso da parte di questi dello ius vendendi, il diritto del pater familiasdi affittare un figlio come schiavo per un determinato lasso di tempo. Finito il periodo prestabilito, l’affittuario doveva riportare il ragazzo dal padre, che, a sua volta, poteva affittarlo di nuovo. Agli occhi della...

    Fra soprusi e vendite della progenie non risulta strano che il rapporto padre-figlio potesse culminare in un parricidio, considerato un crimine contro natura, per il quale la legge romana prevedeva la poena cullei, la pena del sacco. Il criminale, incappucciato perché non degno di esser nato e aver visto la luce, veniva portato in prigione per esse...

    Spostandoci sul fronte sessuale, i romani avevano dei costumi molto liberi, ma l’adulterio era una questione di poco conto solo se a commetterlo era la controparte maschile della coppia. Quando il marito sorprendeva la moglie con un altro uomo doveva chiudere a chiave i due amanti, per evitare che scappassero, e radunare dei testimoni che certifica...

    Fra le tante motivazioni politiche che resero invisi i cristiani ai romani (prime fra tutte: il loro rifiuto al servizio militare e la volontà di abolire la schiavitù) ce n’è una che è quantomeno strana. I romani fraintesero il rito dell’eucaristia, e scambiarono tutta la metafora del corpo e del sangue di Cristo per un autentico atto di cannibalis...

    Lo stesso grado di schizzinosità, se così la possiamo definire, non si applicava ad alcune parti del corpo di un gladiatore, che, secondo la medicina dell’epoca, avevano proprietà curative e afrodisiache. In particolare, il fegato e il sangue dei gladiatori erano ottimi rimedi per l’epilessia e, addirittura, dalla loro pelle si ottenevano creme per...

    L’antica Roma ospitava circa 140 bagni pubblici, luoghi dove gli uomini socializzavano mentre espletavano i propri bisogni. I bagni erano collegati alla Cloaca Maxima, uno dei primi esempi di sistema fognario, e lì vi finivano tutti gli escrementi, ma, nonostante quest’accortezza, non era prevista nessun’altra forma di pulizia e l’igiene dei locali...

    Ma i bagni pubblici erano anche i principali fornitori di uno dei businesspiù redditizi di Roma: L’ammoniaca al suo interno, infatti, veniva usata a scopi industriali come lo sbiancamento dei denti, la concia delle pelli e il bucato. Nei bagni pubblici, questo “bene prezioso” veniva raccolto e distribuito agli esercenti, o, in altri casi, i fullone...

  1. 15 apr 2024 · Il rumeno è una lingua romanza, affine all’italiano, allo spagnolo, al francese e al portoghese, eredità dell’antica dominazione romana. La capitale Bucarest è famosa per il Palazzo del Parlamento, il secondo edificio amministrativo più grande del mondo dopo il Pentagono.

  2. Le lingue romanze si distinguono in lingue romanze orientali e occidentali. Il rumeno appartiene alle lingue romanze orientali insieme all'italiano, alla lingua corsa e al dalmatico, quest'ultima, parlata precedentemente nella parte orientale della costa adriatica, si è estinta.

  3. La lingua romanì non è assolutamente famosa, eppure viene parlata quasi in ogni Paese del mondo. Si tratta di una lingua al 100% indoeuropea, inclusa quindi nella famiglia delle lingue europee, ed è parlata per la gran parte dai sinti e dai rom.

    • pbarletta@entiredigital.com
  4. Curiosità sulla lingua rumena. Curiozitați ale limbii române. 1. Aromana o macedone è essenzialmente unitaria, deriva dalla lingua Dacoromana, con varianti regionali reciprocamente intelligibili, ma i dialetti sono numerosi ed intrecciati.

  5. 5 set 2022 · Per comprenderla, partiamo dai tre concetti fondamentali: 1️⃣ La prima cosa da sapere è che parliamo di “dei romani” perché i Romani, così come i Greci, erano politeisti: cioè credevano nell’esistenza di più dei e dee, non in unico dio come i Cristiani, gli Ebrei e i Musulmani.