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  1. 7 Aristotele Un motore immobile regge il movimento del mondo. Non c’è mai stato il caos in un mondo in cui tuttotendeall’atto. L’ipotesi dell’esistenza di un primo motore immobile viene avanzata a livello meccanico nella Fisica per evitare il regresso all’infinito nella catena delle cause eficienti che generano il movimento di ...

  2. La dottrina del motore immobile come pensiero di pensiero è trattata da Aristotele nel cap. 9 del libro Λ della Metafisica e viene altresì accennata in altre opere del Corpus Aristotelicum.

    • Rita Salis
  3. 2 ott 2018 · La dimostrazione aristotelica dell’esistenza di Dio, sostanza soprasensibile e motore immobile (che troviamo nella Fisica e nella Metafisica ), parte da un interrogativo: c’è qualcosa di incorruttibile ed eterno, di cui noi facciamo esperienza? Secondo Aristotele tutti esperimentiamo il divenire continuo ed ininterrotto del tempo.

  4. Omne quod movetur ab alio movetur. Dagli enti mutevoli al Motore immobile. Limmediata evidenza del divenire. Aristotele ha dimostrato contro l’eleatismo che la realtà del divenire è innegabile. Anche quando la si intendesse come illusione, dice lo Stagirita, bisognerebbe analizzare e spiegare questa illusione.

    • IL Motore Immobile Di Aristotele: All’Origine Di Ogni Movimento
    • Aristotele E La Scienza Dell’Essere
    • Aristotele E IL Divenire
    • IL Divenire Secondo Aristotele: Potenza E Atto
    • L’Atto Puro: IL Motore Immobile
    • IL Motore Immobile: IL Principio Divino Aristotelico

    Il motore immobile è uno degli argomenti più rilevanti della Fisica e della Metafisica aristotelica e risponde ad una fondamentale domanda del filosofo. Cosa c’è all’origine del divenire? Tutto quanto ci circonda, infatti, è soggetto ad un costante mutamento, ad una continua trasformazione. Noi stessi lo siamo. Ma esiste una causa prima, una fonte ...

    Aristotele nasce a Stagira, una piccola cittadina di confine con la Macedonia, nel 384/383 a.C. Diviene discente del filosofo ateniese Platone ed entra a far parte della sua accademia alla giovane età di 16 anni. Sebbene nel pensiero aristotelico si possano rilevare alcune influenze della filosofia del maestro, Aristotele arriva poi a distaccarsene...

    Il metodo di ricerca aristotelico, dunque, non prende le mosse da deduzioni che postulino come la natura della realtà dovrebbe teoricamente essere. Al contrario, Aristotele dà inizio alla propria indagine a partire da ciò che è evidente all’esperienza. La prima evidenza è che nulla è immoto e sempre uguale a sé stesso. Tutto il mondo si muove, ogni...

    È nel libro I della Fisica che Aristotele affronta la questione delle cause all’origine del movimento. Qui Aristotele osserva che il mutamento di qualcosa consiste nel suo passaggio da un contrario all’altro. Se, per esempio, Platone è filosofo, deve essere avvenuto un passaggio da Platone non filosofo a Platone filosofo. Lo stato precedente al mut...

    Una volta definito cosa sia il divenire e in che modo si realizzi, Aristotele procede nella sua indagine sulle cause prime del movimento. La conclusione a cui approda è che ogni cosa è mossa, direttamente o indirettamente, da altro, e a sua volta muove. Si profila così una concatenazione di mobili e motori che però, per il filosofo, non può essere ...

    Nel libro XII della Metafisica, Aristotele descrive i caratteri di questa sostanza, che assume i connotati di un vero e proprio principio divino L’unica attività praticata da un simile principio perfetto e immateriale, dice Aristotele, oltre a quella di farsi amare, può essere solamente quella d’una eterna contemplazione. E quale potrebbe mai esser...

  5. ll Motore immobile nel De Motu Animalium di Aristotele. Francesco Rizzo. 2018, Realizzazioni del modello dellautomotore e del primo motore immobile in modelli concreti nel De Motu Animalium. Handout - Seminario Filosofia Antica - Unipa 2018 “Come nell’universo, così anche nell’animale, quando sia compiuto, questo movimento è primo.

  6. Sulla natura della causalità del primo motore si discute da sempre. La domanda che incalza e afascina il lettore delle pagine del libro Lambda della Metaisica di Aristotele, forse uno dei più densi ed enigmatici dell’opera, riguarda il tipo di causalità attribuita alla sostanza immobile.