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  1. Amore e dolore è un dipinto del 1895 di Edvard Munch chiamato spesso anche Il vampiro, anche se non da Munch. Il dipinto raffigura un uomo e una donna che si abbracciano, con la donna che sembra baciare o mordere l'uomo sul collo. Munch dipinse sei diverse versioni dello stesso soggetto tra il 1893 e il 1895. Tre sono nella ...

  2. 1 mar 2021 · Edvard Munch, Amore e dolore. M unch è indubbiamente ricordato quasi solo per ‘L’urlo’ mentre l’artista pone le basi dell’ Espressionismo con moltissime opere in cui esprime non le sensazioni visive, ma il riflesso del dolore umano.

  3. DETTAGLIO. Love and Pain è un dipinto di Edvard Munch, è stato anche definito Vampiro, anche se non da Munch. Munch dipinse sei diverse versioni del soggetto nel periodo 1893-95: Tre versioni sono al Museo Munch di Oslo, Una è al Museo d’Arte di Göteborg; Una è di proprietà di un collezionista privato; L’ultima è scomparsa.

  4. Amore e dolore è un dipinto del 1895 di Edvard Munch chiamato spesso anche Il vampiro, anche se non da Munch. Il dipinto raffigura un uomo e una donna che si abbracciano, con la donna che sembra baciare o mordere l'uomo sul collo. Munch dipinse sei diverse versioni dello stesso soggetto tra il 1893 e il 1895.

  5. 23 set 2021 · Per l’esposizione, Munch suddivise il fregio della vita in quattro tappe: il Seme dellamore, Sviluppo e dissoluzione dellamore, Angoscia e Morte. Tra le opere del Fregio della vita compare anche il dipinto più celebre di tutto il corpus di Edvard Munch: l’ Urlo.

  6. 10 mar 2024 · Ed è qui che il titolo originale dell’opera, Amore e dolore, risulta spiegato: le due figure sono raffigurate nell’oscillazione tra il loro amore – rappresentato dal gesto affettuoso della donna – e il dolore causato dalla fine di esso – rappresentato dalla disperazione dell’uomo. 4. La pubertà: Munch e la sessualità

  7. 11 mar 2024 · Un’esistenza trascorsa tra importanti e devastanti perdite famigliari e fronteggiando i malesseri dell’animo. In tutto questo, Edward Munch ha trovato rifugio nell’arte e nell’unico modo possibile in cui poter sfogare e condividere una parte, quella più drammatica, del suo vissuto.