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Il luogo della risurrezione di Gesù, riportato dai vangeli, è il sepolcro nel quale era stato deposto, situato poco fuori le mura di Gerusalemme vicino al Golgota-Calvario, il piccolo monticello roccioso dove Gesù fu crocifisso.
La risurrezione di Gesù come vittoria sul male e sulla morte dà il significato pieno e ultimo alle promesse di Dio, che accompagnano la storia di Israele, da Mosè ai profeti. La comunione ristabilita tra Gesù risorto e i suoi discepoli li apre alla missione universale nel suo nome.
La risurrezione di Gesù va compresa all'interno del Mistero Pasquale di Gesù. Esso è nella sua completezza di morte e risurrezione causa della giustificazione dei credenti (Rm 4,25;6,4 ), e permette all'umanità riscattata di ricevere l'adozione filiale, cioè di partecipare alla vita divina propria del Figlio (1Cor 15,20-22 ).
La tomba di Gesù si trovava fuori Gerusalemme e si ritiene che la Basilica del Santo Sepolcro sia eretta sul suo sito. La tradizione cristiana considera la risurrezione un evento miracoloso e storico, fondamento della fede.
La risurrezione di Gesù è un fatto storico che non si può documentare ( nessuno è testimone del processo di morte/risurrezione) ma Gesù stesso l'aveva annunciata : solo l'illuminazione dello Spirito può farla " vedere" tramite segni. Mt 17,23 e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà».
La Risurrezione di Gesù è l’evento centrale del Nuovo Testamento, principio e fondamento della fede cristiana: «Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede.
Il Credo cristiano – professione della nostra fede in Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, e nella sua azione creatrice, salvifica e santificante – culmina nella proclamazione della risurrezione dei morti alla fine dei tempi, e nella vita eterna.
