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Le zone di occupazione della Germania furono delle zone di occupazione nelle quali venne divisa la Germania nazista dopo la fine della seconda guerra mondiale . Le zone vennero tracciate a ovest della linea Oder-Neisse e occupate dagli alleati nel periodo compreso tra il 1945 e il 1949.
Alla Conferenza di Potsdam dell'agosto 1945, dopo la resa incondizionata della Germania, avvenuta l'8 maggio 1945, le potenze vincitrici (Unione Sovietica, Stati Uniti, Regno Unito e Francia) divisero la nazione in quattro zone di occupazione militare: francese a sud-ovest, britannica a nord-ovest, statunitense a sud e sovietica a est.
Il primo compromesso a cui i vincitori della guerra giungono è di dividere la Germania in 4 zone occupate ed amministrate da americani, sovietici, inglesi e francesi, ma di lasciare a future conferenze il destino politico ed economico della Germania.
9 ago 2019 · A Potsdam vennero definiti i nuovi confini della Germania, che perdeva importanti territori a Est a favore di URSS e Polonia, l’espulsione di tutti i cittadini tedeschi dai Paesi dell’Europa Orientale e la suddivisione del Paese in quattro zone di occupazione.
Dal 1947 le tre zone controllate dalle potenze occidentali si fusero in un’unica realtà amministrativa e cominciò ad affermarsi l’ipotesi della definitiva divisione della Germania e dell’integrazione della parte occidentale nel sistema politico ed economico euro-atlantico.
Dopo l’occupazione alleata nel 1949, la Germania fu divisa in due repubbliche indipendenti: la Repubblica Federale Tedesca (BRD), formata dalle zone di occupazione americana, inglese e francese, e la Repubblica Democratica Tedesca (DDR), che corrispondeva alla zona di occupazione sovietica.
Il primo compromesso a cui i vincitori della guerra giunsero fu di dividere la Germania in 4 zone occupate ed amministrate da americani, sovietici, inglesi e francesi, ma di lasciare a future conferenze il destino politico ed economico della Germania.