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  1. A differenza però del delitto di resistenza a pubblico ufficiale di cui all'art. 337, nella figura in esame la violenza o minaccia precede il compimento dell'atto da parte del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio, non quindi accompagna il compimento dell'atto.

  2. Il Giudice delle Leggi ha statuito nel seguente modo: “E’ manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 337 c.p., sollevata, in riferimento agli artt. 3, 27 ...

  3. In tema di rapporti tra le fattispecie previste dagli artt. 336 e 337, quando la violenza o la minaccia dellagente nei confronti del pubblico ufficiale è posta in essere durante il compimento dellatto dufficio, per impedirlo, si ha resistenza ai sensi dell’art. 337, mentre si versa nell’ipotesi di cui all’art. 336 se la violenza ...

  4. L'elemento distintivo tra il delitto di cui all'art. 336 c.p. e quello di cui all'art. 337 c.p. è rappresentato dal criterio temporale dell'atto doveroso compiuto dal pubblico ufficiale: nel primo caso, la violenza o minaccia si riferiscono a un attività futura del pubblico ufficiale, prima ancora che sia stata compiuta, mentre nel delitto di ...

  5. Cosa occorre ai fini dell’integrazione del delitto di minaccia o di resistenza a pubblico ufficiale, di cui agli artt. 336 e 337 c.p. (Riferimento normativo: Cod. pen., artt. 336, 337)...

  6. L'elemento distintivo tra il delitto di cui all'art. 336 c.p. e quello di cui all'art. 337 c.p. è rappresentato dal criterio temporale dell'atto doveroso compiuto dal pubblico ufficiale: nel primo caso, la violenza o minaccia si riferiscono a un attività futura del pubblico ufficiale, prima ancora che sia stata compiuta, mentre nel delitto di ...