Yahoo Italia Ricerca nel Web

Risultati di ricerca

  1. Agostino Depretis o De Pretis (Mezzana Corti Bottarone, 31 gennaio 1813 – Stradella, 29 luglio 1887) è stato un politico italiano. Fu ministro dei Lavori pubblici nel 1862, ministro della Marina (1866-1867), ministro delle finanze (1867) e otto volte Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia dal 1876 al 1887 , anno della sua ...

  2. Mercoledì 22 maggio 2024. Ultimo aggiornamento. Lunedì 8 agosto 2011. Storia della vita di Agostino Depretis, politico italiano. Stratega del trasformismo. Leggendo questo profilo biografico puoi conoscere anche la bibliografia, la data in cui Agostino Depretis nacque, l'età e il giorno in cui morì.

  3. Introduzione. Agostino Depretis, figura centrale del liberalismo postunitario, ha marcato con la propria azione politica i decenni che separano l’ Unità nazionale del 1861 e la fine del XIX secolo. Uomo assai più di “centro” che di sinistra, benché la prima categoria non fosse corrente nella prassi parlamentare dell’epoca, ha legato ...

    • Luca Di Mauro
    • Relatore di Weschool
  4. DEPRETIS, Agostino Raffaele Romanelli Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn.... DEPRETIS, Agostino Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 39 (1991)

  5. Uomo politico (Mezzana Corti, Pavia, 1813 - Stradella 1887). Mazziniano in gioventù, fu ministro , capo della Sinistra parlamentare, capo del Governo. Al suo nome è legata la prima fase della politica trasformistica che nell'annullamento delle distinzioni di destra e sinistra assicurò al D. la maggioranza parlamentare.

  6. DEPRETIS, Agostino. Enciclopedia Italiana (1931) DEPRETIS, Agostino . Costanzo MARALDI Uomo di stato e patriota, nato il 13 gennaio 1813 a Mezzana Corti-Bottarone ...

  7. Storia e società. Età contemporanea ('800) Italia. Deprètis, Agostino. Indice. uomo politico italiano (Mezzana Corti, Pavia, 1813-Stradella, Pavia, 1887). Eletto al Parlamento subalpino nel 1848, fece parte dell'opposizione democratica e si staccò da Mazzini solo dopo il fallimento del moto milanese del 1853.