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  1. Per assemblea costituente si intende generalmente unassemblea eletta per lo più a suffragio ampio, se non universale, ed incaricata di redigere una Costituzione: l’assemblea costituente è, quindi, espressione per antonomasia del potere costituente.

  2. L' Assemblea Costituente fu, in Italia, l'organo legislativo elettivo preposto alla stesura di una Costituzione per la neonata Repubblica e diede vita alla Costituzione della Repubblica Italiana nella sua forma originaria. Le sedute si svolsero fra il 25 giugno 1946 e il 31 gennaio 1948.

    • 25 giugno 1946
    • Italia
  3. 15 giu 2020 · L’assemblea costituente in Italia come in altri Paesi, indica l’ organo eletto dal popolo che ha lo scopo di redigere la Costituzione di uno Stato. Nella storia italiana si registrano soltanto due esperienze di assemblea costituente:

    • Isabella Policarpio
  4. Un'assemblea costituente è un'assemblea eletta e costituita con lo scopo di scrivere, riformare drasticamente e/o adottare una Costituzione, assumendo così il cosiddetto potere costituente. In alcuni casi è lo stesso parlamento eletto che funge anche da assemblea costituente, come nel caso delle Corti Generali spagnole del 1977-1979.

  5. L’assemblea costituente. Il Referendum istituzionale del 2 giugno 1946 per scegliere tra Monarchia e Repubblica, e la contingente elezione per scegliere i componenti dell’ Assemblea Costituente, portarono al voto quasi 25 milioni di italiani per la prima volta dopo gli anni della dittatura fascista. Una data storica perché le donne ...

  6. 1) che «dopo la liberazione del territorio nazionale, le forme istituzionali saranno scelte dal popolo italiano che a tal fine eleggerà, a suffragio universale diretto e segreto, una Assemblea Costituente per deliberare la nuova costituzione dello Stato.»

  7. L’ASSEMBLEA COSTITUENTE. Questa pagina costituisce materiale di approfondimento del libro La NostraCostituzione.it, Paoline Editoriale Libri. Il 2 giugno 1946 si sono tenute le prime elezioni libere dal 1924. Sono stati chiamati a votare tutti i cittadini italiani – all’epoca d’età superiore a 21 anni – di ambo i sessi.