Yahoo Italia Ricerca nel Web

Risultati di ricerca

  1. Cesare Maria Luigi De Vecchi, conte di Val Cismon (all’anagrafe originariamente come Devecchi; Casale Monferrato, 14 novembre 1884 – Roma, 23 giugno 1959) è stato un generale, politico e diplomatico italiano. È stato quadrumviro della marcia su Roma e Ministro dell'educazione nazionale, esponente di punta dell'ala "moderata ...

  2. De Vecchi, con la sua arroganza, la sua retorica provinciale, l'angusta visione dei problemi, fu il peggior rappresentante del fascismo tronfio e gratuitamente feroce in colonia" (L. Goglia). Appena sbarcato, avviò il disarmo delle cabile indigene e una politica di epurazione del vecchio apparato burocratico.

  3. 31 ago 2017 · Il fascismo di De Vecchi ha delle caratteristiche particolari, per un verso è molto legato alla monarchia ma per l’altro è anche più fascista dello stesso Mussolini; è lui che difende l’autorità dei ras locali, che gli uomini di partito al governo, ormai vorrebbero spazzare via.

    • de vecchi fascista1
    • de vecchi fascista2
    • de vecchi fascista3
    • de vecchi fascista4
    • de vecchi fascista5
  4. Accademico d'Italia e presidente dell'Istituto per la storia del Risorgimento. Nel fascismo rappresentò la corrente più filomonarchica e, dopo le vicende del 1922-23, il suo peso effettivo nel ristretto gruppo dirigente fascista fu piuttosto modesto.

  5. De Vecchi, Cesare Maria. Politico (Casale Monferrato 1884-Roma 1959). Tra i promotori del fascismo piemontese, fu uno dei quadrumviri della marcia su Roma; nel fascismo rappresentò la corrente più filomonarchica. Fu governatore della Somalia (1923-28) e delle isole dell’Egeo (1936-40).

  6. 27 ago 2018 · Il conte De Vecchi nel Dodecaneso, il regime delle isole è insopportabile…il suo programma è fascistizzare le isole e la persecuzione della Chiesa(ortodossa) e dell’istruzione ….segue denuncia su scioglimenti consigli comunali, arresti, sanzioni licenziamento dei professori di lingua greca etc..

  7. All'interno del cosiddetto quadrumvirato, De Vecchi rappresenta l'ala più conservatrice e filo-monarchica del fascismo, e piuttosto evidente è la sua sostanziale contrarietà al progetto eversivo di Mussolini. La marcia, però, è un successo politico.