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Cangrande II fu signore di Verona dal 1351 fino alla sua morte. Nel 1351, dopo la morte di suo padre Mastino II della Scala, ottenne il controllo di Verona e Vicenza, inizialmente (fino al 1352) sotto la reggenza dello zio Antonio. Nel 1350 sposò Elisabetta di Baviera, figlia dell'imperatore Luigi IV di Baviera e di Margherita d'Olanda .
Istituzioni, società, economia ( 1312 - 1404 ), in Storia di Vicenza, Vicenza 1988, ad Ind . DELLA SCALA, Cangrande Gian Maria Varanini Secondo di questo nome, nacque da Mastino (II) signore di Verona e Vicenza e da Taddea da Carrara,...
Della Scala, Mastino II. Signore di Verona (n. 1308 - m. 1351). Figlio di Alboino, successe col fratello Alberto II, alieno però dagli affari, allo zio Cangrande, di cui continuò, ma con minore capacità, la politica espansionistica. Acquistò Brescia (1332) partecipando alla lega di Castelbaldo contro Giovanni di Boemia, e quindi dai Rossi ...
Mastino II morì nel 1351 e la Signoria passò ai figli Cangrande II della Scala, Cansignorio della Scala e Paolo Alboino della Scala (Alberto II si ritirò a vita privata e morì poco dopo). Il primo detto “Can rabbioso” fu il vero e proprio governante della città.
Mastino II della Scala ( Verona, 1308 – Verona, 3 giugno 1351) è stato un condottiero italiano. Fatti in breve Signore di Verona, In carica ... Mastino II Della Scala. Statua equestre di Mastino II (un tempo sulla sommità della sua arca, ora ricoverata in una delle torri di Castelvecchio) Signore di Verona. Stemma.
Alberto I della Scala (died 3 September 1301) was lord of Verona from 1277, a member of the Scaliger family. The son of Jacopino della Scala, he was podestà of Mantua in 1272 and 1275. In 1277, after the assassination of his brother Mastino, inherited the seigniory of Verona. Alberto died in Verona in 1301. His son Bartolomeo succeeded him.
Mastino II. della Scala (1308, Verona – 3. června 1351, Verona) byl pán Verony z rodu Scaligerů ze severní Itálie. Život [ editovat | editovat zdroj ] Mastino se narodil jako syn Alboina I. della Scala a Beatrice de Correggio.
