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Risultati di ricerca

  1. A questa esigenza risponde il presente volume, che adotta un'ottica di tipo evolutivo, considerando quindi le tendenze di sviluppo di bambini e ragazzi non vedenti o ipovedenti, sia perché esse appaiono uniche della disabilità e non confrontabili con le tendenze normali in termini di presenza/assenza di determinate capacità o abilità sia perché tale prospettiva consente di assumere un ...

  2. Donne e uomini generalmente percepiscono i colori in modo differente. Le donne, ad esempio, “vedono” il mondo con colori più caldi e, solitamente, distinguono le tonalità di rosso meglio degli uomini. Gli uomini, d’altro canto, hanno una maggiore abilità nella percezione di immagini a basso contrasto e dei movimenti rapidi.

  3. 29 nov 2021 · Tuttavia i disturbi più frequenti, come ad esempio la miopia, l'ipermetropia, la presbiopia e l'astigmatismo, sono innocui e possono essere corretti indossando semplicemente un paio di occhiali. L'articolo si concentra su questi difetti visivi considerati "normali". Tuttavia, vi sono casi specifici in cui l'unica strada percorribile è quella ...

  4. Bradipsichismo. Dizionario di Medicina (2010) Rallentamento delle funzioni psichiche, spec. di quelle ideative-cognitive, decisionali e della vita di relazione. Spesso si accompagna a lunghi tempi di reazione a stimoli ambientali. Molteplici sono le patologie che provocano b., e si possono suddividere in 4 categorie: b. da cause non ...

  5. CIECHI, educazione dei. Augusto ROMAGNOLI. Michele LA TORRE. L'egemonia della vista, nell'attività pratica e percettiva, ha fatto ritenere la cecità una delle più irreparabili sventure; e ogni manifestazione di capacità dei ciechi desta sorpresa, suscitando l'ipotesi di eccezionali compensi. In verità i compensi, che in ogni caso sono ...

  6. 25 ago 2023 · Le euristiche ( dal greco heurískein: trovare, scoprire) sono, al contrario dei bias, procedimenti mentali intuitivi e sbrigativi, scorciatoie mentali, che permettono di costruire un’idea generica su un argomento senza effettuare troppi sforzi cognitivi. Sono strategie veloci utilizzate di frequente per giungere rapidamente a delle conclusioni.

  7. Essere un soggetto cieco o ipovedente non determina l’impossibilità di spostarsi e orientarsi autonomamente ma condiziona queste capacità. L’organismo compensa la mancanza di informazioni visive attraverso la ricerca più o meno attiva e consapevole di altre informazioni riguardanti lo spazio, che possono ugualmente