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  1. 16 apr 2024 · Viscónti, Bernabò: signore di Milano (1323-Trezzo d'Adda 1385). Figlio di Stefano e di Valentina Doria, alla morte dello zio arcivescovo Giovanni ...

  2. In Visconti Family. 1319–55) died, Bernabò (1323–85) and Galeazzo II ( c. 1321–78) divided Milan and its territory, Bernabò taking the eastern area and Galeazzo II the western. Established at Pavia (south of Milan), Galeazzo II became a patron of artists and poets, including Petrarch, and founded the University of Pavia.….

  3. www.treccani.it › enciclopedia › visconti_(Enciclopedia-dellVISCONTI - Treccani - Treccani

    VISCONTI S.B. Tosatti Dinastia di signori (1310-1447) ... The Patronage of Bernabò Visconti, Apollo 134, 1991, pp. 322-326; M. Warnke, Artisti di corte.

  4. Lamento di Bernabò Visconti. Il Lamento di Bernabò Visconti ( Loment del Bernabò Vescont in lombardo) è un poemetto anonimo composto da 174 sestine scritto alla fine del quattordicesimo secolo che parla della vita di Bernabò Visconti, signore di Milano per gran parte della sua vita.

  5. The discovery of Bernabò Visconti’s last will is not news to be confined among the erudite notices cherished by antiquarian enthusiasts. It concerns, in fact, of an extraordinary historical source, useful not only for reconstructing the geography of Visconti power, and the circle of lordly officials, but also the institutional role assigned to Bernabò’s kinship.

  6. 29 nov 2021 · I primi tentativi della Vipera per ottenere il possesso di Reggio presero le mosse dallo sforzo bellico e diplomatico per recuperare Bologna, persa dopo la morte di Giovanni (1354) e Matteo Visconti (1355), e in seguito alla rivolta dell’Oleggio (1355) ( Grimaldi, 1921). Fu allora che Bernabò indirizzò le proprie mire espansionistiche sul ...

  7. Bonino da Campione e collaboratori, Arca di Bernabò Visconti, marmo con tracce di doratura e policromia, 1360-1385/1386 circa (n. inv. 733 bis) L’armoniosa compostezza del monumento, la qualità dei dettagli scultorei e la profusione dell’apparato decorativo, dove la foglia d’oro riveste pressoché in modo totale il marmo, rendono l’opera un capolavoro della statuaria lombarda.