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  1. M.D.C. - Maschera di cera; I titoli di testa: Paese di produzione: Italia, Francia: Anno: 1997: Durata: 95 min Rapporto: 2,35:1 Genere: orrore, thriller: Regia: Sergio Stivaletti: Soggetto: Gaston Leroux (non accreditato), Dario Argento, Lucio Fulci e Daniele Stroppa: Sceneggiatura: Lucio Fulci e Daniele Stroppa Produttore: Dario ...

  2. La storia produttiva di MDC – Maschera di Cera, segnata dall’agognato binomio Dario Argento / Lucio Fulci, sicuramente rappresenta un valore aggiunto e accresce l’interesse per questa ennesima rilettura del classico di Gaston Leroux, ma sarebbe davvero troppo ingeneroso sminuirne i pregi ripetendo il solito mantra: lo avesse diretto Fulci ...

  3. Dedicato a Lucio Fulci, considerato un maestro nostrano del cinema di genere perfino da Quentin Tarantino, che avrebbe dovuto dirigerlo, e affidato dal produttore Dario Argento all’abituale collaboratore Sergio Stivaletti, M.D. C. - La maschera di cera è un ritorno al passato.

  4. Dario Argento nel 2014. Dario Argento (Roma, 7 settembre 1940) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano.. Cineasta molto celebre sia in Italia sia all'estero, in particolar modo in Francia, Giappone e Stati Uniti, è soprannominato Maestro del brivido avendo dedicato al cinema horror e thriller quasi tutta la propria produzione ed avendo diretto alcune pellicole ...

  5. en.wikipedia.org › wiki › Wax_MaskWax Mask - Wikipedia

    Wax Mask ( Italian: M.D.C. - Maschera di cera) is a 1997 horror film. The film is set in Rome where a Wax Museum has opened up, whose main attraction is gruesome murder scenes. Shortly after its opening, people began to vanish as new figures appear in the museum.

  6. 10 mar 2022 · CRITICA DI M.D.C. MASCHERA DI CERA. Nel prendere in mano, sotto la supervisione di Dario Argento, un progetto caro allo scomparso Lucio Fulci, l'esordiente Sergio Stivaletti lavora su un...

  7. Nel prendere in mano, sotto la supervisione di Dario Argento, un progetto caro allo scomparso Lucio Fulci, l'esordiente Sergio Stivaletti lavora su un "classico" dell'orrore, giù portato due volte sullo schermo (nel 1933 da Michael Curtiz, nel '53 da Andrè de Toth) e lo ripropone in forma di "B-movie", conservando l'ambientazione gotica primo Novecento.