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  1. 25 nov 2018 · Un cigno della specie Cygnus atratus. La teoria del cigno nero (anche chiamata “teoria degli eventi del cigno nero”, in inglese “black swan theory”) è una metafora che esprime il concetto secondo cui un evento raro negativo o positivo e di forte impatto emotivo è statisticamente estremamente poco probabile e per questo è poco ...

  2. 16 lug 2018 · Il cigno nero mette in atto lo scontro tra psiche e leggi del corpo. Aronofsky è ben lontano dall’immergere la sua ballerina nel tripudio di colori che investe l’opera di Powell e Pressburger ...

  3. Cygnus chenopis atratus. Il cigno nero ( Cygnus atratus Latham, 1790 ), è un uccello acquatico della famiglia Anatidae, sottofamiglia Anserinae, tribù Anserini e genere Cygnus [1]. Divenne noto al mondo occidentale solo nel 1697, anno in cui venne scoperto nel continente australiano dall'esploratore olandese Willem de Vlamingh .

  4. 11 lug 2023 · Secondo le interpretazioni degli antichi, il cigno onirico rivelava le cose nascoste, se appariva nel sogno di un ammalato gli prometteva la guarigione. Se invece un ammalato sognava un cigno che cantava gli annunciava la morte. Significato sogno cigno, cigni Smorfia napoletana cigno: 72 – 90 – 10. Cigno 10; Cigni 64; Cigno nell’acqua 89

  5. 27 feb 2011 · Black Swan (Il cigno nero), regia di Darren Aronofsky. Con Natalie Portman, Vincent Cassel, Mila Kunis, Barbara Hershey, Winona Ryder, Benjamin Millepied. Usa 2010. Nina è un grande Cigno Bianco, ma per interpretare anche il Cigno Nero nel balletto di Cajkovskij deve portare a galla la parta oscura di sè. Discesa agli inferi di una

  6. 5 dic 2016 · Il film Il cigno nero è un ottimo punto di partenza per riflettere sulle possibili problematiche legate al mondo della danza. Il caso di Nina esprime alcune fragilità psicologiche che nella danza possono trovare un terreno fertile per aggravarsi; i confronti svilenti con le compagne, la comunicazione inefficace, l’assenza di supporto ...

  7. 29 apr 2016 · In Il cigno nero - Black Swan di Darren Aronofsky, i corpi funzionano come superfici riflettenti: per la schizofrenica Nina, essi sono infinitamente modificabili e ri-combinabili, rappresentando nient'altro che la copia speculare della donna, la sua proiezione psicotica nonché le immagini di una identità in frantumi.