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30 ott 2019 · Il Dottor Green (Dustin Hoffman) e Bruno Genko (Toni Servillo) in una scena de L’uomo del labirinto. L’uomo del labirinto ha il limite di sembrare proprio un libro sullo schermo, con troppi dettagli che un lettore non farebbe caso ma che uno spettatore non può non notare e per i quali ovviamente si aspetta una spiegazione.
17 lug 2023 · La trama de L’uomo del labirinto incanta il lettore sin dalle prime pagine, conducendolo in un intricato labirinto di suspense e mistero. La storia di Samuel, un ragazzino amnesico che si risveglia in una vecchia villa abbandonata, è avvincente e coinvolgente, tenendo il lettore col fiato sospeso fino all’ultima pagina.
A dirigere L'uomo del labirinto è Donato Carrisi, regista e scrittore italiano. Nato a Martina Franca nel 1973, Carrisi si è laureato in Giurisprudenza con una tesi sui serial killer. Successivamente si è specializzato in criminologia e scienza del comportamento. Si è trasferito a Roma nel 1999 per intraprendere… Vedi tutto. Trailer
Donato Carrisi, dopo aver firmato bestseller assoluti come Il Suggeritore, Il tribunale delle anime, L’ipotesi del buio, La ragazza nella nebbia, ora firma L’uomo del labirinto. Un romanzo forte, duro, psicologicamente denso; scritto con una prosa sempre più incalzante, precisa e netta, che coinvolge il lettore in un vortice continuo di ...
13 nov 2019 · Già, perché L’uomo del labirinto, piaccia o non piaccia, fa della propria inconcludenza un elemento di gloria e invulnerabilità: la bruttezza è deliberatamente ostentata come un’insegna nobiliare e l’artificiosità proclamata come verità assodata e assolata. Accecante teorema autodistruttivo e stagnante psychothriller che sacrifica l ...
25 lug 2023 · L’uomo del labirinto si contraddistingue per una regia visionaria che segue le vicende di Bruno Genko e percorre i labirinti della mente di Samantha Andreetti. Lo spazio-tempo del film contribuisce a confondere lo spettatore, portandolo all’interno di un viaggio allucinato.
30 ott 2019 · Ne L’uomo del labirinto di Donato Carrisi è impossibile perdere la propria ragione. Puoi imboccare qualche vicolo cieco, spinto da trompe-l’œil narrativi od estetici, tornare sui tuoi passi e ripartire da capo ma la strada per l’uscita è segnata sin dal principio con una riga rossa come quella che Samantha vede stampata sul quadro di un muro quando prova a scappare dal dottor Greene.
