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  1. Filippo Maria Visconti ( Milano, 3 settembre 1392 – Milano, 13 agosto 1447) è stato l'ultimo duca di Milano della dinastia viscontea. Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Filippo Maria Visconti (disambigua). Questa voce o sezione sull'argomento nobili italiani non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono ...

  2. Filippo Maria Visconti as Jesus Christ, surrounded by multiple images of his first grandson Galeazzo Maria Sforza as little angels; it was very important for his daughter Bianca Maria Visconti, his son-in-law, Francesco Sforza, and their eight children to show the close kinship with him. This made them the rightful rulers over Milan (Propaganda ...

  3. ITALIANO: La dominazione di Filippo Maria Visconti in Lombardia (1412-1447) fu il risultato di un tentativo, solo parzialmente riuscito, di ricomporre i vasti territori già dominati dal primo duca, Giangaleazzo Visconti.

  4. Dopo l’apogeo toccato con Gian Galeazzo Visconti (morto nel 1402) la signoria dei Visconti decade: la Serenissima Repubblica di Venezia strappa al ducato di Milano i territori di Bergamo e di Brescia. L’ultimo duca Visconti, Filippo Maria, muore nel 1447, senza eredi maschi.

  5. 27 mar 2019 · Filippo Maria Visconti, un paranoico al potere. Mi interessa soprattutto descrivere la vita “personale” di un personaggio incredibile, che, nonostante la sua follia fece di Milano una potenza influentissima militarmente ma soprattutto diplomaticamente sullo scenario italiano, e non solo, fu un folle genio della dissimulazione, usò tutti come pedine di un gioco senza regole, imprevedibile ...

  6. La terza guerra iniziò quando Filippo Maria Visconti decise di sostenere la causa di Lucca e inviò Francesco Sforza, capo di 3.000 cavalieri, in soccorso della città. Sforza, però, fu a sua volta assoldato dai fiorentini per la somma di 50.000 ducati e ritirò le sue truppe.

  7. 16 mar 2016 · La Vita di Filippo Maria Visconti, duca di Milano dal 1412 al 1447 di Pier Candido Decembrio, cortigiano e diplomatico, ci informa di come a corte si inventassero sempre nuovi giochi e di come, in un anno tra il 1415 e il 1420, il duca commissionò a Marziano da Tortona un mazzo particolare, diverso da tutti gli altri.