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  1. 1 dic 2009 · Il nastro bianco di Michael Haneke è di una bellezza accecante. Letteralmente. Il bianco e nero tagliente e atmosferico della superba fotografia di Christian Berger è l’espressione più diretta di un segno filmico di rigorosa nettezza, di una messinscena sontuosamente austera (tra Bergman e Dreyer ma profondamente “hanekiana” nella sostanza) che abbaglia lo sguardo ma che nulla nasconde.

  2. 24 nov 2022 · Il nastro bianco che il Pastore impone ai figli piu' grandi dovrebbe simboleggiare la necessita', per loro, di raggiungere una purezza che dovrebbe coincidere con l'acquisita maturita'. Di fatto, in quel piccolo mondo in cui solo l'istitutore e la sua timida e inconsapevole innamorata sembrano credere nella positivita' della vita, il disprezzo ...

  3. Recensione di Il Nastro Bianco, dalla lista 500 Film da Vedere Prima di Morire. Un'opera multitestuale caratterizzata da una raffinata cura per i particolari, una fotografia sublimata in un bianco e nero inquieto e fuggente, un infinito amore per ogni singolo personaggio presentato in scena, un’attenzione maniacale a dialoghi e situazione affettive.

  4. Il nastro bianco è un DVD di Michael Haneke - con Leonie Benesch , Josef Bierbichler.Lo trovi nel reparto Drammatico di IBS: risparmia online con le offerte IBS!

  5. 30 ott 2009 · Il nastro bianco è un film di genere drammatico del 2009, diretto da Michael Haneke, con Susanne Lothar e Ulrich Tukur. Uscita al cinema il 30 ottobre 2009. Durata 145 minuti.

    • 145 min
  6. Il nastro bianco. Un villaggio protestante della Germania del Nord alla vigilia della Prima Guerra Mondiale. La vita si presenta con i ritmi delle stagioni e con la sua monotona ripetitività. Fino a quando accade un fatto inspiegabile: il medico rimane gravemente ferito in seguito a una caduta da cavallo dovuta a un filo teso sul suo percorso.

  7. Al contempo, il ricordo della sua storia d'amore con la mammana del villaggio regala momenti di toccante, pudica, candida poesia. Che per un film di un rigore quasi ossessivo, di un controllo pressoché maniacale, non è certo poco. Haneke cerca le radici del nazismo in un villaggio del nord della Germania alla vigilia della Prima Guerra Mondiale.