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  1. Maurizio d'Orange fu statolder di tutte le province della repubblica olandese tranne la Frisia dal 1585 fino alla sua morte nel 1625. Prima che diventasse principe d'Orange in seguito alla morte del fratellastro Filippo Guglielmo nel 1618, era noto come Maurizio di Nassau.

  2. Nato nel 1604, morto nel 1679. Come la maggior parte dei suoi parenti entrò presto al servizio dei Paesi Bassi, e nel 1636 la Compagnia delle Indie Occidentali lo elesse governatore generale. Nel 1637 si recò in Brasile, la sede principale della Compagnia. Benché poco sostenuto dalla madrepatria, egli riuscì non solo a consolidare la ...

  3. Stevino ottiene posizioni di prestigio nell’esercito delle Province Unite, organizza una scuola d’ingegneria a Leida e, al servizio di Maurizio di Nassau, svolge le funzioni d’intendente militare e sovrintendente alle opere pubbliche.

  4. Maurìzio conte di Nassau e principe di Orange nell'Enciclopedia Treccani - Treccani - Treccani. Figlio (Dillenburg 1567 - L'Aia 1625) di Guglielmo I d'Orange e della sua seconda moglie Anna di Sassonia, venne in Olanda nel 1583, studiò a Leida e fu nominato, dopo l'assassinio del padre, nel 1585, statolder in Olanda e in Zelanda.

  5. Maurizio di Orange fu statolder di tutte le province della repubblica olandese tranne la Frisia dal 1585 fino alla sua morte nel 1625. Prima che diventasse principe d'Orange in seguito alla morte del fratellastro Filippo Guglielmo nel 1618, era noto come Maurizio di Nassau. Maurizio trascorse la sua infanzia a Dillenburg nella contea di Nassau ...

  6. Il governatore Maurizio di Nassau invitò laggiù artisti e scienziati per promuovere le terre conquistate come meta per i coloni. Ma la colonia ebbe vita piuttosto travagliata, ad esempio i Portoghesi vinsero una battaglia importante nel 1649 , mettendo in pericolo l'esistenza della colonia; finché il 26 gennaio 1654 gli olandesi si arresero e firmarono un patto provvisorio.

  7. Maurizio di Nassau decise di introdurre nella fanteria olandese la tecnica, che sarebbe divenuta comune nei secoli successivi, del fuoco di fila; con tale tattica le truppe erano schierate su più ranghi (Maurizio raccomandava l'utilizzo di 8-10 file) in cui la prima faceva fuoco e si ritirava per ricaricare, per essere sostituita dalla seconda, che procedeva in modo analogo.