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Risultati di ricerca

  1. 7 feb 2019 · Narrativamente Blade Runner ha quindi l’enorme pregio di essere riuscito a spingere fino alla conclusione la spannung del film, in questo meraviglioso colpo di scena. Persino durante le riprese la troupe non resistette alla commozione quando Rutger Hauer recitò il suo monologo.

  2. 14 nov 2023 · Blade Runner 2049, spiegazione e significato del finale del sequel. Ryan Gosling regala al personaggio dell’Agente K un’esperienza di vita umana, che non esclude il dolore per un amore irrealizzabile, speranze e sacrifici che raggiungono la loro massima espressione nel finale dolceamaro. Blade Runner 2049, oggi in tv, come già aveva fatto ...

  3. Matteo Servili analizza il significato dei simboli presenti nel capolavoro di Ridley Scott alla ricerca di nuove interpretazioni. In questo articolo analizzeremo il significato simbolico del film Blade Runner, cercando di decifrare i suoi diversi livelli interpretativi. I simboli di Blade Runner: L’occhio di Dio

  4. 14 ott 2017 · Blade Runner 2049 descrive il miracolo di una speranza sempre più remota nel mondo dei replicanti e del Cinema: essere di più di semplici macchine programmate per servire un padrone. Da Virginia ...

  5. 26 apr 2020 · Nascita, infanzia e memoria – Spiegazione di Blade Runner 2049 Frame di Ryan Gosling in Blade Runner 2049. Il grande dogma del film è connaturato dalla nascita dell’individuo, il suo essere portato al mondo, cresciuto e aver fatto di questa crescita un bagaglio di esperienze e memorie personali che definiscono il suo posto nel mondo.

  6. Ho visto cose che voi umani... è una frase derivata dal monologo pronunciato in punto di morte dal replicante Roy Batty nel film di fantascienza Blade Runner, del 1982, diretto da Ridley Scott e ispirato al romanzo Il cacciatore di androidi di Philip K. Dick. Tale frase, che non è presente nel romanzo, nel doppiaggio italiano del film ...

  7. SHOWTIME. Blade Runner - Un film di Ridley Scott. Un capolavoro della storia del cinema, dove ogni elemento ha saputo comporre lo scenario di un futuro inquietante perché plausibile, dove la tecnologia non è disumana ma troppo umana. Con Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young, Edward James Olmos, M. Emmet Walsh. Fantascienza, USA, 1982.