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  1. 27 nov 2015 · Anna e Angelica. Entrambe russe, ebree, poliglotte, coltissime, provenienti da famiglie ricche, innamorate dell’Italia, degli italiani, della nostra cultura e di quel socialismo mediterraneo che ...

  2. Intensa la sua attività pubblicistica: “Il tradi-tore “( Mussolini ), “Lenin visto da vicino “, “Le mia vita di rivoluzionaria” e “Lacrime” (poesie) furono tradotti in nove lingue. Morì a Roma il 25 novembre 1965 e nel suo testamento dispose di distruggere tutte le carte politiche e di avere un funerale civile.

  3. Angelica Balabanoff was one of the best-known and widely beloved figures of European socialism in the early decades of the twentieth century. She left home in the Ukraine at age nineteen to study in Belgium, and began a lifetime of travel and activism that was to center around the politics of the Second International and bring her into contact with a fascinating range of political figures ...

  4. BALABANOFF, ANGELICA (1878–1965), European socialist and political activist. Balabanoff was born in Chernigov, near Kiev in the Ukraine, to a wealthy Jewish family. The daughter of a landowner and businessman, she was the youngest of 16 children, several of whom had died before her birth. Like most girls of her class and time, she was ...

  5. Balabanoff, Angelica (1878–1965)One-time associate of Benito Mussolini and V.I. Lenin, first secretary of the Communist International, and prominent figure in the European socialist movement, 1902–1921.

  6. data di morte: 25/11/1965. luogo di morte: Roma. forme alternative del nome: Balabanov, Angelica. figlio/figlia di: Isaak Balabanoff. biografia. Angelica Balabanov (Balabanova) nasce il 4 agosto 1877 a Černigov (Ucraina), figlia di Isaak. Di famiglia agiata - il padre è un ricco proprietario terriero e uomo d'affari - viaggia per l'Europa e ...

  7. In memoria di Angelica Balabanoff Oggi, dopo vent’anni in cui il movimento internazionale del lavoro è stato sconfitto e smembrato, l’umanità è di nuovo sull’orlo dell’autodistruzione. L’incapacità di imparare la lezione dell’esperienza tra il 1914 e il 1922 ha portato il mondo a un nuovo ciclo di tragedie che oggi minaccia di travolgere tutta l’Europa e forse l’America.