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1 mag 2024 · Ma la follia di amare a cosa è dovuto? Cosa induce una persona a definirsi folle? Perché si usa dire “Tu sei folle”? Quali sono i fenomeni della follia? Ma la follia è tale perché si vive uno stato di esuberanza in un mondo in cui non ci appartiene? Freud come considerava la follia? E nell’arte? “Tu sei una folle!
16 mag 2024 · La follia nella letteratura e nell'arte. Riflettere sulla follia vuol dire riflettere sulla nozione di identità, su come percepiamo le cose, su che cos'è la realtà. La follia non è solo disagio o malattia: con le sue categorie, ci provoca e interroga la nostra visione del mondo.
2 giorni fa · La parola "creatività" copre quindi un'area di fenomeni vastissima. Questo è un primo inconveniente di questa parola. Per quello che riguarda il rapporto tra questo momento e la follia vera e propria, anche qui se ne sono dette di tutti i colori, perché, in effetti, esiste una follia creativa, diciamo così, e invece una follia che, come ha ...
5 giorni fa · La Follia, resa da Erasmo come una dea, parla intessendo il suo elogio e rivolgendosi come in un’arringa alla folla che invita a constatare l’evidenza delle sue tesi, prima su tutte che essa, la Follia appunto, è componente costitutiva dell’uomo e dell’esistenza.
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5 giorni fa · GIORGIO: Si è una malattia mentale di origine sconosciuta. ALON: Non è una malattia ma un'attitudine, una caratteristica facente parte del ventaglio delle umane possibilità, che non è stata compresa, anzi fraintesa. IOPENSOPOSITIVO : Il disturbo DB non esiste, siamo tutti bipolari a tutti noi una giornata nuvolosa, la pioggia mette il ...
15 mag 2024 · Autore. Michel Foucault. Editore. Casa editrice. BUR. Ricostruendo la funzione storica e culturale della follia, nella fase cruciale che va dal tardo Medioevo alla Rivoluzione Industriale, Foucault rintraccia le radici del funzionamento della società occidentale a partire dai meccanismi di esclusione e criminalizzazione di ogni ...
- Martin
17 mag 2024 · Cos’è, quindi, Megalopolis? Un’opera arrogante che allontana lo spettatore? Un’enorme follia? Un esperimento audace? O forse un ormai raro, fantasioso tentativo di rappresentare la nostra caotica realtà contemporanea, sia politica che sociale, attraverso una narrazione concettuale di grandi dimensioni?