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  1. 23 mag 2024 · La convivenza more uxorio Ingrandisci immagine Il contratto di convivenza è un accordo scritto con cui i conviventi di fatto possono disciplinare i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune.

  2. 3 giorni fa · more uxorio. lavoro subordinato. La Suprema Corte chiarisce quando l'attività lavorativa svolta da un convivente nell'azienda dell'altro configura un rapporto di lavoro subordinato, con diritto a tutela e compenso, e quando invece si tratta di una prestazione gratuita basata sui doveri di solidarietà e affettività della coppia.

  3. 3 giorni fa · Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|7 marzo 2024| n. 6111.. Permanenza dell’assegno di divorzio e nuova convivenza “more uxorio” In tema di diritto all’assegno di divorzio, lo stesso permane in assenza di un nuovo matrimonio nella misura stabilita dalla sentenza di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, anche qualora il coniuge assegnatario instauri una ...

  4. 28 mag 2024 · Non è sufficiente la circostanza che i partner abbiano due distinte abitazioni, anche in città diverse, per escludere il progetto di vita comune e la relazione stabilmente more uxorio e di conseguenza per non revocare all'ex coniuge l'assegno di divorzio.

  5. 23 mag 2024 · In favore del convivente more uxorio che abbia realizzato a sue spese opere sull’immobile di proprietà del partner e che, cessata la convivenza, pretenda di essere indennizzato per le spese sostenute ed il lavoro compiuto, trova applicazione non l’art. 936 c.c. (che ha riguardo all’autore delle opere che non abbia con il proprietario del fondo a...

  6. 26 mag 2024 · Il rapporto della coppia deve invece costituire la cosiddetta convivenza more uxorio, rappresentata da coabitazione, affettività e reciproca assistenza materiale e morale. Tutti elementi che è l’obbligato, cioè chi versa il mantenimento, a dover provare in giudizio per essere dispensato dall’obbligo.

  7. 7 giu 2024 · Per persone della famiglia non si intendono soltanto i parenti diretti, quindi il coniuge, gli affini, i consanguinei, i figli adottivi, ma anche il convivente more uxorio e tutti coloro che sono legati da un rapporto di parentela con la persona che provoca i maltrattamenti, compresi gli eventuali domestici.