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  1. 4 giorni fa · Dall'intervista rilasciata dall'ex Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, al quotidiano israeliano Yediot Aharonot il 3 ottobre del 2008. Per evitare problemi, l'Italia assumeva una linea di condotta (che le permetteva) di non essere disturbata o infastidita.

  2. 2 giorni fa · «Oggi (nel 2008, ndr) c’è un accordo analogo con Hezbollah in Libano», sparava Cossiga, entrando anche un po’ nel dettaglio. «Le forze di Unifil sarebbero invitate a circolare liberamente nel Sud del Libano, senza temere per la propria incolumità, in cambio di un occhio chiuso e della possibilità di riarmarsi data a Hezbollah», sintetizzava l’ex presidente.

  3. 3 giorni fa · Oggi i funerali dell'atleta paralimpico Maurizio Gagliano a Rocca di Papa. Ricevette dall’allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga la medaglia al valore atletico

  4. 4 giorni fa · Ma se Francesco Cossiga potesse ancora parlare come fece con Benny Gantz nel 2008 – e noi dobbiamo la memoria di questa intervista sepolta nel dimenticatoio all’opera del segretario del Partito radicale Maurizio Turco, presidente della Fondazione Marco Pannella, che domenica scorsa alle 17 nella propria conversazione pomeridiana ...

  5. 6 giorni fa · Il presidente della Repubblica Francesco Cossiga nel 2008, così disse: “Posso dire con certezza che anche oggi esiste una simile politica. L’Italia ha un accordo con Hezbollah per cui le forze Unifil chiudono un occhio sul processo di riarmamento, purché non siano compiuti attentati contro gli uomini del suo contingente”.

  6. 12 ott 2024 · Nei suoi ventisette anni di pontificato, Giovanni Paolo II tornò al Quirinale il 18 gennaio 1986, per incontrare Francesco Cossiga, e il 20 ottobre 1998, per una visita a Oscar Luigi Scalfaro. Gli incontri e le conversazioni tra Cossiga e il Pontefice furono arricchiti dall’interesse del Presidente per le questioni teologiche e temi religiosi.

  7. 5 giorni fa · Dall’intervista rilasciata dall’ex presidente Francesco Cossiga al quotidiano israeliano Yediot Aharonot il 3.10.2006: “”Per evitare problemi, l’Italia assumeva una linea di condotta di non essere disturbata o infastidita. Poiché gli arabi erano in grado di disturbare l’Italia più degli americani, l’Italia si arrese ai primi.