Yahoo Italia Ricerca nel Web

Risultati di ricerca

  1. 6 giu 2024 · A norma dell’art. 1174 c.c., l’interesse del creditore alla prestazione può essere anche di tipo “non patrimoniale”. Pertanto, ex art. 1180 c.c., è sufficiente che il creditore abbia un interesse anche solo “morale” a che la prestazione venga adempiuta solo ed unicamente dal debitore.

  2. 2 giu 2024 · Lart. 1173 c.c. individua le fonti dell’obbligazione nel contratto, nel fatto illecito e in ogni altro atto o fatto idoneo a produrle in conformità dell’ordinamento giuridico. Le obbligazioni che nascono dalle fonti elencate ex art. 1173 c.c. si definiscono obbligazioni civili.

  3. 3 giu 2024 · Di recente la Cassazione è tornata sul tema con l’ordinanza n. 15181/243 del 30.05.24. Vediamo quali criteri utilizzare e quali prove bisogna fornire per decidere sull’eventuale restituzione della somma in contestazione.

  4. 3 giorni fa · Il rifiuto di un coerede di consegnare le chiavi dell’immobile agli altri comproprietari può essere qualificato come turbativa del possesso, poiché impedisce agli altri eredi di godere del bene comune. Il possesso è una relazione di fatto con il bene, consistente nell’esercizio di tutte le facoltà corrispondenti al diritto di proprietà.

  5. www.ildirittoamministrativo.it › Osservatorio-sulla-GiurisDiritto Amministrativo

    19 giu 2024 · Le anzidette potestà costituiscono, infatti, espressione del potere di disporre (nei limiti in cui lo consente la natura demaniale) dei propri beni; esse precedono logicamente la ripartizione delle competenze ed ineriscono alla capacità giuridica dell’ente secondo i principi dell’ordinamento civile.

  6. 1 giorno fa · Watch on. In definitiva, l’articolo 754 del Codice Civile stabilisce in modo chiaro e inequivocabile i diritti e doveri delle parti coinvolte in un contratto di commissione. È fondamentale rispettare le disposizioni di legge per garantire una corretta esecuzione dell’opera d’arte commissionata, tutelando così gli interessi di entrambe ...

  7. 6 giorni fa · Alcuni casi di nullità delle delibere condominiali sono stati inseriti nella disciplina del Codice civile da apposite prescrizioni legislative previste dalla riforma del condominio del 2012. La modifica della destinazione d’uso delle parti comuni