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  1. La soluzione finale della questione ebraica fu un'espressione usata dai nazionalsocialisti a partire dalla fine del 1940, dapprima per definire gli spostamenti forzati e le deportazioni della popolazione ebraica che si trovava allora nei territori controllati dalla Wehrmacht, poi, dall'agosto del 1941, per riferirsi allo sterminio ...

  2. Il 20 gennaio 1942, Reinhard Heydrich, il capo della Polizia Segreta tedesca, organizzò una riunione segreta conosciuta come la Conferenza di Wannsee, durante la quale i più alti funzionari civili e della polizia discussero come mettere in atto la “Soluzione Finale”.

  3. Il 20 gennaio 1942, quindici tra i maggiori funzionari del Partito Nazista e del Governo tedesco si riunirono in una villa nel sobborgo berlinese di Wannsee per discutere l’esecuzione di quella che venne chiamata la “Soluzione Finale alla Questione Ebraica”.

  4. I Nazisti utilizzarono l’espressione “Soluzione Finale” per indicare il piano per l’annientamento della popolazione ebraica. La Soluzione Finale prevedeva l’assassinio di tutti gli Ebrei europei per mezzo di gas asfissainte, di fucilazioni di massa e altri metodi ancora.

  5. 29 set 2023 · L'eccidio di Babij Jar, compiuto dai nazisti è stato uno dei primi, e dei più feroci, nella storia della "soluzione finale". Eppure è stato tenuto a lungo nascosto. Il memoriale di Babij Jar, a Kiev, allestito solo nel 1976 e senza specificare l’identità ebraica delle vittime.

  6. La soluzione finale della questione ebraica (in lingua tedesca: Endlösung der Judenfrage) fu un'espressione usata dai nazionalsocialisti a partire dalla fine del 1940, dapprima per definire gli spostamenti forzati e le deportazioni ("evacuazioni") della popolazione ebraica che si trovava allora nei territori controllati dalla Wehrmacht, poi, ...

  7. Alla ‘soluzione finale’ (così i nazisti chiamarono l’operazione di sterminio) si arrivò attraverso un processo di progressiva emarginazione degli Ebrei dalla società tedesca.