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  1. Alfonso di Trastámara, detto il Magnanimo (Medina del Campo, 24 febbraio 1396 – Napoli, 27 giugno 1458), è stato un principe spagnolo della casa reale di Trastámara d'Aragona, che divenne re Alfonso V di Aragona, Alfonso III di Valencia, Alfonso II di Sardegna, Alfonso I di Maiorca e di Sicilia, re titolare di Corsica, di Gerusalemme e d ...

  2. Grave l'eredità di Ferdinando I, morto il 2 aprile 1416, cui A. succedette come Alfonso V. Interrotta la politica di espansione nei confronti di Napoli e della Corsica; incerti i rapporti col papato di Roma; forze centrifughe minavano la compagine stessa dei tradizionali territori della corona.

  3. Alfonso V, nato nel 1396, succedette a suo padre Ferdinando I, il 2 aprile 1416, nei regni d'Aragona, Valenza, Maiorca, Sicilia, Sardegna e nella contea di Barcellona. Richiamò subito dalla Sicilia il fratello Giovanni, ambizioso di farsene re, e lo sposò con Bianca di Navarra, erede di questo stato. Si assicurò poi il possesso della ...

  4. 23 feb 2018 · Benedetto Croce in uno dei suoi racconti ci narra delle avventure di Alfonso d’Aragona e di come riuscì a conquistare il Regno di Napoli entrando nella casa di un sarto tramite un pozzo, imitando il Generale Belisario nell’Assedio di Napoli del VI secolo.

  5. Napoli 1458) di Ferdinando I, gli succedette nel 1416 nei regni di Aragona, Valenza, Maiorca, Sardegna, Sicilia e nella contea di Barcellona. Assicuratasi la Sardegna mediante un accordo col visconte di Narbona (1420), tentò la conquista della Corsica, ma fu respinto dai Genovesi (1421).

  6. Alfonso di Trastámara, detto il Magnanimo ( Medina del Campo, 24 febbraio 1396 – Napoli, 27 giugno 1458 ), è stato un principe spagnolo della casa reale di Trastámara d'Aragona, che divenne re Alfonso V di Aragona, Alfonso III di Valencia, Alfonso II di Sardegna, Alfonso I di Maiorca e di Sicilia, re titolare di Corsica, di Gerusalemme e d

  7. 31 ott 2023 · Alfonso V fu un sovrano con grandi ambizioni di espansione nel Mediterraneo che non gli impedirono tuttavia di occuparsi anche dei suoi sudditi: cercò di fondere Catalani e Castigliani e fece di Napoli un centro artistico e culturale.