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  1. Gli Studi di Cinecittà sono un complesso di studi cinematografici e televisivi di Roma, e i più grandi d'Italia. A Cinecittà hanno lavorato molti registi e attori italiani famosi come Federico Fellini, Ettore Scola, Sergio Leone, Luchino Visconti, Anna Magnani, Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Sophia Loren, Gina Lollobrigida ...

  2. Cinecittà S.p.A. è una società pubblica italiana, con socio unico il Ministero dell'economia e delle finanze; i diritti dellazionista sono esercitati dal Ministero della cultura dintesa con il Ministero dellEconomia a delle Finanze . Indice. 1 Storia. 2 Attività. 2.1 Studi. 2.2 Archivio Luce.

  3. en.wikipedia.org › wiki › CinecittàCinecittà - Wikipedia

    Cinecittà Studios (pronounced [ˌtʃinetʃitˈta]; Italian for Cinema City Studios) is a large film studio in Rome, Italy. With an area of 400,000 square metres (99 acres), it is the largest film studio in Europe , [1] and is considered the hub of Italian cinema .

  4. Chi Siamo. Cinecittà S.p.A. è l’hub di riferimento dell’industria audiovisiva nazionale, un ecosistema unico in Italia, che alla mission industriale – relativa alla gestione degli studi e dei servizi destinati alle industrie audiovisive e creative – affianca una funzione istituzionale e culturale.

  5. CINECITTÁ in "Enciclopedia del Cinema" - Treccani - Treccani. Cinecittà. Riccardo Martelli. Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio degli anni Trenta.

  6. Un secolo di storia, memoria e cultura italiana. Compie cento anni l’ Archivio Luce, fondato nel 1924. Sin dalla sua nascita ha documentato i cambiamenti che hanno segnato e reso moderno il nostro Paese e l’Europa. Un patrimonio di oltre 77mila filmati e più di 5 milioni di fotografie dagli inizi del Novecento ad oggi.

  7. 3 mag 2017 · Cinecittà è il luogo dove tutto è possibile. Una favola, accompagnata da musiche indimenticabili, da parole e canzoni che ancora fanno parte del nostro quotidiano. La sua storia ha inizio nel 1937, nata come strumento di propaganda e di “distrazione di massa” durante il regime fascista.