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  1. Il combustibile solido secondario (CSS) è un tipo di combustibile derivato dalla lavorazione dei rifiuti urbani non pericolosi e speciali non pericolosi. Può essere suddiviso in due principali tipologie: il CSS e il CSS-combustibile, che differiscono per le loro caratteristiche chimico / fisiche e per la normativa applicabile.

  2. Il CSS (Combustibile Solido Secondario) è un combustibile ottenuto dalla componente secca (plastica, carta, fibre tessili, ecc.) dei rifiuti non pericolosi, sia urbani sia speciali, tramite appositi trattamenti di separazione da altri materiali non combustibili, come vetro, metalli e inerti.

  3. 13 lug 2022 · Nel vasto insieme delle fonti di energia utilizzate dall’uomo, c’è un sottogruppo denominato Combustibili solidi secondari (CSS). Si tratta di un tipo di combustibile ricavato dalla lavorazione dei rifiuti non pericolosi, sia urbani sia speciali.

    • maurizio.perriello@gmail.com
    • Primopiano-Tgcom24, DAZN, IRIS-Mediaset
    • Giornalista Politico-Economico
    • May 1, 1988
  4. 25 ago 2023 · Sulla Gazzetta Ufficiale n.77 del 2 aprile è stato pubblicato il decreto 20 marzo 2013 del Ministero dell’Ambiente, che modifica il Codice ambientale, inserendo riferimenti al trattamento del combustibile solido secondario (CSS) che abbia cessato di essere qualificato come rifiuto.

  5. Il CSS (Combustibile Solido Secondario) è un rifiuto travestito da combustibile. I Paesi che adottano la co-combustione di CSS non favoriscono la raccolta differenziata. Il CSS è più inquinante dei combustibili fossili tradizionali. Le ceneri della combustione del CSS rendono nocivo il cemento.

  6. NORMA UNI-EN 15359. Dal punto di vista tecnico, il CSS viene disciplinato a livello europeo e nazionale da una serie di norme, tra le quali la UNI EN 15359:2011 “Combustibili Solidi Secondari – Classificazione e specifiche” che stabilisce un sistema di classificazione e uno schema per la definizione delle proprietà dei CSS.

  7. Il CSS (Combustibile Solido Secondario) è un combustibile ricavato dal riciclo di rifiuti industriali speciali non pericolosi, i quali – a seguito di una minuziosa selezione, trattamenti specifici e costanti verifiche di laboratorio – possono essere sottratti al deposito in discarica e all'incenerimento per essere riutilizzati come fonte ...