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  1. 1 giorno fa · A differenza dei liberali, i democratici sostennero l'uguaglianza politica e il suffragio universale: con il voto si esprime la sovranità popolare su cui il regime democratico si...

  2. 11 ott 2022 · Democratura, autocrazia elettorale, democrazia illiberale. Il vero e il falso dei regimi di cui si parla, con un riferimento all’Italia. 11 Ottobre 2022. Fioriscono negli ultimi tempi i neologismi per designare certi sistemi politici che, in sostanza, sono democrazie zoppe o così sembrano a chi le definisce tali, con riprovazione ...

  3. Una democrazia liberale è una forma di democrazia rappresentativa in cui i rappresentanti eletti che detengono il potere sono limitati da una costituzione che enfatizza la protezione delle libertà individuali, dell’uguaglianza e dei diritti dei gruppi minoritari.

  4. www.treccani.it › enciclopedia › democrazia_(EnciclopediaDemocrazia - Treccani - Treccani

    • Premessa
    • Democrazia Politica, Sociale, Economica
    • La Democrazia Dei Greci
    • Tra Antichi E Moderni
    • La Democrazia Liberale
    • Lo Stato Dei Partiti
    • La Teoria Competitiva Della Democrazia
    • Libertà Ed Eguaglianza
    • Maggioranza E Minoranza
    • Le Condizioni Della Democrazia

    Il termine democrazia compare per la prima volta in Erodoto e sta per dire, traducendo letteralmente dal greco, potere (kratos) del popolo (demos). Ma dal III secolo a.C. al XIX secolo 'democrazia' ha subito una lunga eclisse. L'esperienza delle democrazie antiche fu relativamente breve ed ebbe un decorso degenerativo. Aristotele classificò la demo...

    Da sempre la parola democrazia ha indicato una entità politica, una forma di Stato e di governo; e questa resta l'accezione primaria del termine. Ma siccome oggi parliamo anche di democrazia sociale e di democrazia economica, è bene stabilire subito che cosa di volta in volta s'intenda.La nozione di democrazia sociale si pone con Tocqueville nella ...

    Esiste continuità tra democrazia degli antichi e democrazia dei moderni? Chi oggi rivendica l''ideale classico' di democrazia suppone di sì. Fermiamo, allora, le differenze e la distanza. La democrazia greca, così come veniva praticata in Atene nel corso del IV secolo a.C., incarna la massima approssimazione possibile del significato letterale del ...

    Sovranità popolare

    La differenza tra democrazia diretta dei Greci e democrazia rappresentativa dei moderni è anche, e forse ancor più, differenza di distanza storica. Per cogliere questa distanza si deve guardare a quel che nel IV secolo a.C. ancora non c'era, rispetto a quel che si aggiunge dopo, alle acquisizioni successive. Cominciando dalla teoria della sovranità popolare, che è di elaborazione medievale e che si rifà al diritto pubblico romano. Possibile che la nozione di sovranità popolare fosse ignota ai...

    Il principio di maggioranza

    Che il principio di maggioranza fosse ignoto ai Greci può stupire non meno della tesi che essi ignorassero il principio della sovranità popolare. Si capisce che nell'ekklesia vinceva, di fatto, il voto o l'acclamazione dei più; ma quel fatto era un espediente pratico lasciato passare senza riconoscimento ufficiale, senza una dottrina di sostegno. Fino a Locke il principio sostenuto dalla dottrina è stato l'unanimità, non il diritto della maggioranza di prevalere su una o più minoranze. Restan...

    L'individuo-persona

    I regimi democratici sono a un tempo regimi liberi, regimi di libertà. Ma libertà di chi? "Ateniesi e Romani erano liberi - notava Hobbes (Leviatano, XXI) - vale a dire, le loro città erano libere". Fustel de Coulanges (v., 1864; tr. it., vol. I, p. 325) è l'autore che sostiene al riguardo la tesi estrema: "Avere diritti politici, votare, nominare magistrati, poter essere arconte, ecco ciò che [nelle città antiche] si chiamava libertà; ma non per questo l'uomo è meno asservito allo Stato". Al...

    Tra la democrazia degli antichi e quella dei moderni s'interpone, si è visto, la disgiunzione tra titolarità ed esercizio del potere, il principio di maggioranza e la concezione dell'individuo-persona. Peraltro, per passare dalla prima alla seconda manca ancora l'anello di congiunzione essenziale: il costituzionalismo e, al suo interno, la rapprese...

    La democrazia dei moderni è rappresentativa e presuppone, come sua condizione necessaria, lo Stato liberal-costituzionale, la controllabilità del potere. Finora nulla si è detto di un altro strumento di attuazione: i partiti. Già nel 1920 Kelsen asseriva senza mezzi termini: "Solo l'illusione o l'ipocrisia può credere che la democrazia sia possibil...

    In linea di principio, la democrazia - la democrazia liberale - è da definire come un sistema politico fondato sul potere popolare, nel senso che la titolarità del potere appartiene al demos mentre l'esercizio del potere è affidato a rappresentanti periodicamente eletti dal popolo. In termini di esercizio, dunque, il potere popolare si risolve in l...

    Libertà 'da' e autonomia

    Si è veduto che Tocqueville e dopo di lui Guido De Ruggiero (v., 1941²) e molti altri equiparano la liberaldemocrazia alla congiunzione tra libertà ed eguaglianza. Ma quale libertà? E cosa s'intende per eguaglianza? La libertà che interessa in questa sede è la libertà politica: la libertà del cittadino nell'ambito dello Stato. È, dunque, una libertà specifica ed eminentemente pratica. Non è la libertà morale; non è il libero arbitrio (la libertà del volere); non è una libertà onnicomprensiva;...

    Eguali trattamenti ed eguali esiti

    Se la libertà politica può essere ricondotta all'idea-base di 'non impedimento', il discorso sull'eguaglianza è molto più complesso. Già Aristotele distingueva nell'Etica Nicomachea (libro V) tra due diversissimi tipi di eguaglianza, l'una 'aritmetica', l'altra 'proporzionale'. Il criterio della prima è 'lo stesso a tutti'; il criterio della seconda è 'lo stesso agli stessi', e pertanto cose eguali agli eguali ma diseguali ai diseguali. Nell'eguaglianza aritmetica ciò che è eguale è identico:...

    Maggioranza 'limitata'

    Maggioranza sta per 'regola di maggioranza', ovvero per 'l'insieme dei più'. Nel primo caso la nozione di maggioranza è procedurale: indica un metodo di risoluzione dei conflitti e, correlativamente, un criterio decisionale. Nel secondo caso la nozione di maggioranza è sostantiva: indica la parte maggiore, più numerosa, di un aggregato concreto, di una popolazione. E se questa distinzione non viene chiaramente affermata, tutto il discorso s'impasticcia senza rimedio.Siamo soliti dire, in brev...

    Oligarchia, stratarchia e poliarchia

    Passiamo a 'maggioranza' intesa in senso sostantivo e - per partire dall'inizio - al popolo inteso operativamente come l'insieme dei più, come il maggior numero. In tal caso l'espressione majority rule equivale a dire 'comanda la maggioranza del popolo'; e in tal caso la tesi diventa che in democrazia chi decide è la parte maggiore di un'entità detta 'il popolo sovrano'. Vero? Falso? Per molti senz'altro falso, anche se per motivi opposti. Per una schiera la tesi è falsa perché le nostre sono...

    Il problema dell'intensità

    Torniamo ora a 'maggioranza' in senso procedurale, come regola di maggioranza, principio maggioritario. Si è già ricordato che questo principio risale a Locke ('i molti' di Aristotele erano una quantità, non una regola decisionale). Perché così tardi? A noi, oggi, il principio maggioritario sembra ovvio. Eppure è stato accettato con molta riluttanza, e nemmeno oggi da tutti. La riluttanza verte, in linea teorica, sul diritto, sul maggior diritto che viene attribuito alla maggioranza. Nella ce...

    Fattori facilitanti

    Liberalismo, un sistema politico, non è liberismo, un sistema economico. Del pari, la liberaldemocrazia è un sistema politico, non un sistema economico. Peraltro la prima distinzione è più netta della seconda.Il costituzionalismo liberale emerge a cavallo tra Sei e Settecento e dunque, nel fatto, assai prima del vangelo liberistico. E nemmeno logicamente si vede perché il liberalismo sia da collegare a stati economici. Il liberalismo pone in essere lo Stato limitato, il controllo del potere e...

    Democrazia e mercato

    È da più di mezzo secolo che si dibatte se la democrazia presupponga un sistema di mercato. Per la verità questo dibattito è stato largamente deviato sulla nozione di capitalismo e di economia capitalistica. Ma il collasso dei sistemi a economia pianificata ha di per sé rettificato la messa a fuoco: ché la sconfitta dell'economia pianificata è, prima di tutto, la sconfitta del non-mercato, di una economia comandata incapace di fondarsi su un calcolo economico dei costi (come già ben dimostrat...

  5. Le origini della distinzione tra liberalismo e democrazia appartengono al secolo dei Lumi. Sono i grandi protagonisti della filosofia politica di questa epoca – da un lato Locke e Montesquieu, dall’altra Jean-Jacques Rousseau – a enunciare con grande chiarezza la linea di demarcazione che separa una concezione dei diritti di libertà basata sulle prerogative individuali e una teoria che ...

  6. 29 gen 2021 · In pratica, la democrazia assume molte forme diverse. Insieme ai due tipi più comuni di democrazie - dirette e rappresentative - si possono trovare oggi in uso varianti come le democrazie partecipative, liberali, parlamentari, pluraliste, costituzionali e socialiste.

  7. E qui si manifesta la differenza teorica tra la democrazia degl'ideologi della rivoluzione e la democrazia medievale: quella esclude la rappresentanza, su cui questa invece si fonda. Rousseau ritiene la rappresentanza lesiva della sovranità e propugna il governo diretto sull'esempio di alcuni cantoni svizzeri.